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Thereau: "Con Zapata possiamo fare tanti gol. Un vantaggio avere concorrenza, qui sto bene"

di Francesco Digilio

Lunga intervista di Cyril Thereau ai microfoni del Messaggero Veneto. Il centravanti francese, che in coppia con Zapata e assieme ai volti nuovi proverà a non far rimpiangere Totò Di Natale, ha fatto un passo indietro, al moment del suo arrivo in bianconero: "Udine fino a due anni fa era una piazza che arrivava stabilmente nei primi sei posti e io volevo giocare in Europa. Il guaio è che non abbiamo avuto più Totò che segnava 30 gol a stagione. Che il Chievo ci sia arrivato davanti non mi dispiace, il problema è che l’Udinese non ha mai espresso tutto il suo potenziale", come anche lui stesso: "Sono un giocatore che ha bisogno di essere al 100% della condizione perchè ho uno stile di gioca che mi porta a muovermi molto. C’è anche poi un aspetto mentale che pesa, ma sia chiaro che non scelgo le partite in cui giocare bene anche se è vero che con avversari meno importanti rendo poco". Delle due stagioni trascorse assieme a Di Natale gli resterà "tanto. Lui era bello solo a vederlo giocare. Purtroppo avrei dovuto arrivare due anni prima perchè avevamo le caratteristiche per integrarci bene". Ora però c'è Zapata: "Entrambi dobbiamo stare al top per rendere. Sulla carta siamo una coppia da 25-30 gol. Sarà importante fare una buona preparazione senza intoppi. Gioco troppo lontano dalla porta? Questo è un appunto che mi facevano sempre Di Natale e anche gli allenatori che ho avuto. Forse è così, ma è il mio modo di stare in campo, per fare gol devo muovermi e partire da lontano". La concorrenza sembra comunque essere aumentata: "Da quando sono in Italia è sempre stato così. Al Chievo c’erano Paloschi e Pellissier, il primo anno a Udine la coppia titolare doveva essere Di Natale-Muriel. Comunque più giocatori bravi ci sono e più ne trae beneficio la squadra. Iachini? Con il mister ci stiamo conoscendo. Siamo solo all’inizio, ma posso dire che già nella prima mezzora giocata con i russi del Krasnodar ho avuto la sensazione che la squadra sapesse cosa fare". Tra i volti nuovi ci sono anche Fofana ed Harbaoui: "Fofana ha qualità fisiche. Deve crescere tatticamente e capire come funziona il calcio italiano. Harbaoui è molto abile nelle sponde e nel difendere palla". Il centravanti francese ha anche confermato l'interesse dell'Atalanta, ma ha voluto sottolineare: "Io a Udine sto bene, mi sento un giocatore importante e ho massimo rispetto della società. Ci sono le condizioni per pensare esclusivamente al calcio". Chiusura, poi, sulla strage di Nizza: "Credo che questo sia il risultato della politica europea e statunitense nei Paesi arabi. Ho la sensazione che ci vorrà molto per risolvere il problema e mi auguro che, per riuscirci, la Francia non debba trasformarsi in un Paese militarizzato come lo è oggi Israele".


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