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Thauvin e la sua seconda giovinezza: l’Udinese è la sua rinascita

di Stefania Demasi

Una seconda giovinezza. Così è come la Gazzetta dello Sport definisce quella che è la storia di Florian Thauvin nella sua Udinese. 
Leader, capitano, fuoriclasse. Non è una novità vedere questi aggettivi accanto al nome del francese. Thauvin è un punto fermo per i friulani e quando manca, manca quel carisma che riesce a portare in campo. 
Doveva essere la stagione di Sanchez, quella di quel grande ritorno - a tratti romantico - che ha fatto sognare e ben sperare tutto il popolo friulano. Qualche guaio fisico di troppo ha stroncato sul nascere questa grande storia, ma l'assenza del cileno non ha pesato troppo perché Thauvin ha risposto sempre presente e l'ha fatto con grande qualità. 
Lo ha ammesso anche mister Kosta Runjaic che non può lasciare fuori un Thauvin così. 
 

La Gazzetta riporta qualche numero della stagione del capitano delle zebrette, e sono numeri molto buoni. Otto i gol segnati in campionato, ventisette le volte in cui il francese ha tirato nello specchio. I dribbling riusciti sono ben trentanove, così come le occasioni create. Centonove i cross fatti.

È ancora in dubbio la sua presenza nel big match con l'Inter a San Siro. Il capitano è ancora alle prese con quel problema alla pianta del piede destro che l'ha tenuto fuori contro il Verona. Una sfida che ha interrotto una prolifica striscia positiva che l'Udinese portava avanti da un mesetto; un assenza che si è sentita, quella del capitano. La speranza, quindi, è di averlo a disposizione contro i nerazzurri. Anche con un minutaggio ridotto, la sua presenza potrebbe comunque fare la differenza.


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