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Tavecchio: "Sono stato contattato per l' acquisizione del Parma"

di Ivan Cagnucci

Al termine della cerimonia per la consegna della Panchina d' Oro a Coverciano, il presidente della Lega Carlo Tavecchio è tornato a parlare della situazione del Parma, che ieri è tornato a giocare. "La squadra è tornata in campo grazie alla volontà di dei giocatori e di tutti ma anche grazie al contributo della Lega. Ci sono altre componenti che dipendono da altri fattori: innanzitutto il tribunale, che deve accettare il concordato o dichiarare il fallimento della società. Poi si deve decidere per la gestione provvisoria fino alla fine del campionato. Questo sarà possibile se tutti si renderanno conto che in un momento così complicato un sacrificio è necessario. E siccome i fondi stanziati sono quelli bisogna fare di necessità virtù. La riunione di qualche giorno fa è stata molto accesa, il motivo della stessa era inizialmente un altro, la componente solidale era esclusa. Dopo, quando si è vista la situazione che poteva crearsi in caso di mancati introiti dei diritti televisivi, sono arrivati dei buoni consiglieri che hanno portato ad un risultato accettabile".

"Abbiamo detto che fra breve dovremo individuare regole di iscrizione ai campionati - continua Tavecchio - se rispettassimo regole 2007/2008 in molti sarebbero in grossa difficoltà. Bisogna accompagnare le società. Uno studio di Roma mi ha contattato per acquistare il Parma ma questa ipotesi potrebbe verificarsi anche nel caso in cui il territorio si accorgesse che il Parma non è solo un investimento ma che svolge anche una funzione sociale sul territorio. Questo dovrebbero capirlo gli imprenditori del posto. I debiti federali sono vicini ai 50 milioni di euro; qualcuno potrebbe intervenire in modo ragionevole. Al CONI abbiamo già dato molto, abbiamo ipotesi ragionevoli da proporre al presidente e lo faremo quanto prima", ha concluso il presidente.


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