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Stramaccioni: "Roberto Mancini per me è un riferimento. Kovacic? Vi spiego il suo ruolo..."

di Ivan Cagnucci

Il ritorno dell’ex, questo è per Andrea Stramaccioni la partita di domenica sera. La sua Udinese davanti alla sua Inter, passato e presente che si intrecciano. Ricordi, certo, ma anche obiettivi ed ambizioni per il futuro. Sull’altra panchina, Roberto Mancini. E a Sky Sport, Stramaccioni parla anche dell’allenatore dell’Inter: “Credo che il mister sia, per un allenatore giovane come me, un riferimento importante, anche se non ho avuto modo di studiarlo, perché è uno degli allenatori italiani che ha avuto più successo all’estero. Un allenatore giovane come me ha solo da imparare, lo rispetto e lo stimo tantissimo”.

Perché Kovacic soffre così tanto? Stramaccioni prova a dare la risposta. Lui fu l’allenatore che lo volle fortemente all’Inter, e sul ruolo del centrocampista croato non ha dubbi: “Mateo è uno straordinario interno di centrocampo, in un centrocampo a 3 è quello che ha quella capacità rarissima nel panorama mondiale di saltare l’uomo uno contro uno e creare superiorità numerica. Se questo lo uniamo alle doti di regia e alla visione di gioco, diventa un centrocampista moderno. Il problema è che fino ad ora mai nell’Inter, né con me né adesso, è riuscito a giocare con due esterni offensivi, quindi ogni volta che gioca da interno viene esposto ad un lavoro di copertura sulla corsia laterale che lo può mettere in difficoltà”.


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