Squalifica Okoye, le motivazioni del Tribunale FIGC: "Ammonizione non casuale"
In seguito alla squalifica di due mesi inflitta a Maduka Okoye a causa dell'ammonizione ricevuta in Lazio-Udinese della stagione 2023/24, il Tribunale FIGC ha diramato le motivazione che hanno portato a questa sanzione, che impedirà al portiere bianconero di essere a disposizione di Runjaic per le prime giornate di campionato.
Secondo quanto riportato dal Tribunale FIGC, è sorto che l'estremo difensore nigeriano abbia avuto una conversazione con il proprietario del ristorante Biffi, nella quale sarebbe emerso il fatto che qualche giorno prima della gara dell'Olimpico Okoye avrebbe dichiarato di avere l'intenzione di prendere l'ammonizione. La vicenda è legata a un episodio di scommesse che coinvolge il portiere bianconero, ma vediamo nel dettaglio i motivi della squalifica di due mesi.
Le motivazioni date da Okoye in tribunale non sono state convincenti, tanto che il referto ha emesso la seguente sentenza: “A parere del Tribunale, è fuori di dubbio che, circa due giorni prima dell’incontro Lazio vs Udinese, l’Okoye, presso il ristorante Biffi di Giordano, abbia riferito a quest’ultimo che si sarebbe fatto ammonire durante la gara contro la Lazio. A ciò si aggiunga che la circostanza che tutte le scommesse siano state effettuate esclusivamente sull’evento ammonizione del portiere Okoye senza ulteriori pronostici, è confermativa del fatto che l’Okoye ed il Giordano abbiano effettivamente parlato dell’ammonizione. Difatti, anche a voler seguire quanto riferito dalle parti in ordine alle esternazioni dell’Okoye circa il suo stato d’animo e, dunque, circa il pericolo che il suo stato d'animo potesse influire negativamente nel corso della gara, non si comprende il motivo per cui il Giordano abbia scommesso solo ed esclusivamente sull’ammonizione del portiere e non anche, ad esempio, sull’ espulsione dello stesso, che pure avrebbe potuto esservi alla luce di quanto raccontato dallo stesso Okoye e dal Giordano. Ebbene, la circostanza che un calciatore, dichiari a terzi soggetti, prima dello svolgimento di un incontro, fatti o situazioni attinenti la gara a cui parteciperà, addirittura affermando che nella gara si sarebbe fatto ammonire o, comunque, lasciando intendere tale possibilità, a prescindere dallo scopo per cui la dichiarazione viene fatta, configura senza ombra di dubbio una violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità a cui ogni tesserato deve conformare la propria condotta”.
Inoltre, il Tribunale FIGC ha affermato che l'ammonizione di Okoye sia stata tutt'altro che casuale, motivazione che avrebbe portato alla sanzione di due mesi.