SPECIALE BRASILE 2014: la guida ai gironi. Due i bianconeri, ma diversi gli ex
Manca poco, pochissimo al fischio d’inizio dell’arbitro giapponese Nishimura che darà il via alla gara di apertura del ventesimo Mondiale di calcio, nella patria del calcio, in Brasile. Un mondiale poco bianconero udinese. Saranno infatti solo due i giocatori dell’Udinese che parteciperanno alla competizione iridata. Si tratta di Emmanuel Badu e Hassan Yebda.
Nel gruppo A, occhi puntati sui padroni di casa del Brasile, guidati dalla stella dell’intera nazione, Neymar, che proverà a diventare l’erede di Ronaldo e trascinare i verdeoro al sesto titolo, provando a dimenticare il “Maracanazo” del ’50, con l’aiuto di Thiago Silva in difesa, la classe di Oscar a centrocampo e i gol di Fred. Le maggiori insidie del girone, per i brasiliani, dovrebbero essere quelle della gara inaugurale, con la Croazia, che ha nel centrocampo il suo punto di forza, con il campione d’Europa Modric e il vincitore dell’Europa League Rakitic, a cui si affianca Mateo Kovacic, con Mandzukic in avanti. A completare il girone ci sono Messico e Camerun. Gli americani puntano molto sulla coppia offensiva Giovani Dos Santos (in passato accostato all’Udinese) e Javier Hernandez, che potremmo presto vedere in Italia, in caso di addio al Manchester United. Gli africani invece hanno in Samuel Eto’o la stella di una squadra composta da diversi giocatori che giocano in Europa, partendo dal blaugrana Alex Song.
Nel gruppo B si avrà la rivincita dell’ultima gara mondiale, la finale di Sudafrica 2010, tra Spagna e Olanda. Le Furie Rosse hanno in avanti il brasiliano naturalizzato spagnolo Diego Costa, autore di una stagione incredibile con l’Atletico Madrid, ma la vera stella della squadra di Del Bosque resta l’illusionista Don Andres Iniesta che, con il suo compagno anche di club Xavi e il blanco Xabi Alonso rendono il centrocampo spagnolo il migliore della competizione. Gli Orange invece si presentano al Mondiale, come da tradizione, con un mix di giovani e veterani, a partire da Arjen Robben e dall’ex-Inter Snejider, senza dimenticare Van Persie. Possibile outsider potrebbe essere il Cile dell’ex-bianconero Alexis Sanchez e dell’acciaccato Arturo Vidal. Tra le fila della Roja c’è anche l’altro ex-Udinese Mauricio Isla, voglioso di riscatto dopo le due stagioni sottotono. A chiudere il girone c’è quella che probabilmente sarà la squadra materasso delle quattro: l’Australia, tra le cui fila c’è anche l’ex Palermo Mark Bresciano.
Si preannuncia equilibrato invece il girone C, con la Colombia, possibile rivelazione dell’intera competizione, favorita per il primo posto. I Cafeteros devono rinunciare a Radamel Falcao e il CT Pekerman ha tagliato fuori Luis Muriel, ma in attacco possono contare comunque su Jackson Martinez del Porto e Carlos Bacca del Siviglia. Centrocampo esplosivo, con la rapidità di Cuadrado e la qualità di Quintero e James Rodriguez. I colombiani esordiranno con la Grecia, in cui ci sono diverse conoscenze del calcio italiano, da Kone e Lazaros del Bologna a Tachtsidis del Torino. A difendere la porta greca ci sarà Karnezis, portiere di proprietà del Granada, tra i migliori della Liga, mentre in attacco c’è Mitroglou che, dopo aver trascinato l’Olympiakos per due anni, è passato al Fulham a gennaio. Attacco micidiale per la Costa d’Avorio, che può contare sull’eterno Didier Drogba e sulla freccia della Roma, Gervinho, senza dimenticare Salomon Kalou. A centrocampo, non in perfette condizioni invece la stella del centrocampo Yaya Toure. Gli ivoriani esordiranno contro il Giappone del CT Zaccheroni, che può contare sui “milanesi” Nagatomo e Honda.
Il gruppo D è quello che più interessa noi italiani. Quello della nostra nazionale. L’Italia di Prandelli arriva senza i favori del pronostico, come sempre, e con un po’ di polemiche (anche queste non mancano mai) dovute ad alcune esclusioni del CT. Se in attacco il neo-centravanti del Borussia Ciro Immobile potrebbe insidiare il posto di Balotelli, a centrocampo è intoccabile Andrea Pirlo, vera star della spedizione azzurra, osannato anche in Brasile e alla sua ultima esperienza con la maglia azzurra. Pirlo&Co. esordirà contro l’Inghilterra di Roy Hodgson. La Nazionale dei Tre Leoni, in risposta al blocco Juventus dell’Italia, presenta il blocco Liverpool, con l’esperienza di Steven Gerrard e la freschezza di Sterling e Sturridge, compagno d’attacco di Wayne Rooney, ma attenzione anche alla qualità del giovane Barkley e dell’altro senatore Lampard. Attacco molto pericoloso quello dell’Uruguay, con l’altro Reds Luis Suarez accanto a Cavani e l’eterno Diego Forlan. In difesa invece c’è lo juventino Caceres, accanto al campione di Spagna Godin e all’esperto Lugano. A completare il girone c’è la Costa Rica, qualificata come seconda nel girone nord-americano alle spalle degli USA, con Joel Campbell, di proprietà dell’Arsenal ma in prestito all’Olympiakos, e Brayan Ruiz del PSV, ma di proprietà del Fulham, da tenere d’occhio.
Nel girone E c’è la Francia, che deve fare a meno di Frank Ribery, ma che può contare su Paul Pogba, che arriva in Brasile come miglior giovane, e Karim Benzema, campione d’Europa con il Real. Difesa di gran livello, con i giovani Varane e Digne, lo scorso anno campioni del mondo con l’Under-20, e con l’esperto Evra dello United. I pericoli in attacco arrivano anche dal talento della Real Sociedad Griezmann e dal centravanti dell’Arsenal Giroud. “Italiani” anche nella Svizzera di Ottmar Hitzfeld. Il centrocampo elvetico parla napoletano, con il trio Behrami, Dzemaili e Inler, mentre sulla fascia destra c’è lo juventino Lichtsteiner, mentre in attacco spazio a Seferovic, talento che la Fiorentina ha ceduto alla Real Sociedad. Accanto alle due europee, ci sono due americane: l’Ecuador e l’Honduras. I primi ripongono le loro speranze nell’esterno del Manchester United Antonio Valencia, stella di una squadra composta principalmente da giocatori che giocano in patria o in Messico. L’Honduras invece proverà a fare bene con i “britannici” Izaguirre (Celtic) e Figueroa (Hull City) in difesa e Palacios (Stoke) ed Espinoza (Wigan).
Gruppo F che ha come grande favorita l’Argentina di Leo Messi. La Seleccion però può contare anche su altri fenomeni del calibro di Angel Di Maria, Sergio Aguero e Gonzalo Higuain. Punto debole forse della spedizione argentina è la difesa. Gli argentini esordiranno contro una debuttante al Mondiale, la Bosnia-Erzegovina che ha come stelle il romanista Pjanic e il centravanti del City Edin Dzeko. A centrocampo poi il CT Susic può contare anche sul talento Hajrovic e sul laziale Lulic. Possibile sorpresa del girone potrebbe essere la Nigeria. Le Super Aquile a centrocampo possono contare su Mikel, mentre in attacco potrebbe regalare buone soddisfazioni al popolo africano il trio Musa-Odemwingie-Emenike. Alla quarta partecipazione mondiale invece l’Iran, che può contare sul centrocampista del Fulham Dejagah e sul capitano Nekounam, autore di 37 reti in 136 presenze con la maglia della nazionale asiatica.
Nel gruppo G, quello del Ghana di Emmanuel Badu, le favorite sono Germania e Portogallo. I tedeschi hanno perso all’ultimo momento Marco Reus, ma possono contare comunque su trequartisti come Ozil, Draxler e Gotze, mentre in attacco c’è il laziale Miroslav Klose, oltre a Lukas Podolski. In difesa Low punta sul blocco Bayern. Il Portogallo ripone la maggior parte delle sue speranze in Cristiano Ronaldo, che per qualche giorno ha tenuto l’intera nazione in ansia, a causa dei suoi problemi fisici. Accanto al Pallone d’Oro, in attacco il CT Bento può contare su Hugo Almeida e Luis Nani. A centrocampo invece presente una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex-Genoa Miguel Veloso, accanto a Joao Moutinho e Raul Meireles. Ad insediare le possibilità di qualificazione dei portoghesi c’è proprio il Ghana di Badu, che vede in rosa diversi ex-bianconeri, da Asamoah della Juventus a Muntari del Milan, senza dimenticare il centravanti croce e delizia del Mondiale 2010 Asamoah Gyan. Assieme a Germania, Portogallo e Ghana, nel girone anche gli Stati Uniti, che hanno lasciato a casa Landon Donovan, ma che possono contare sull’ex-Roma Bradley, oltre ai centravanti Dempsey e Johannsson.
Infine, nel girone H, poche speranze per l’Algeria di Hassan Yebda. Algeria che si basa su un folto gruppo di “italiani”, oltre al centrocampista bianconero presenti infatti il napoletano Ghoulam e il livornese Mesbah e l’interista Taider. Stella della squadra è il trequartista del Valencia Feghouli. Presente nell'ultimo girone quella che, con la Colombia, si preannuncia la sorpresa del Mondiale 2014: il Belgio dei talenti Hazard, Januzaj e De Bruyne a centrocampo e Romelu Lukaku in attacco. Grande livello anche tra i pali, con il portiere dell’Atletico Thibaut Courtois. I Diavoli Rossi dovranno però stare attenti alla Russia di Fabio Capello, che ha in Alan Dzagoev il giocatore con più classe e in Kerzhakov e Kokorin i centravanti. Poche speranze, così come per l’Algeria, anche per la Corea del Sud, che ha in Park Chuyoung del Watford in attacco e Ji Dongwon dell’Asburgo come volti di punta di una nazionale, costretta a fare a meno, dopo tre mondiali della stella Park Ji-Sung, ritiratosi.