Solet è un fattore per l’Udinese: i numeri della sua stagione
Da oggetto misterioso ad autentico pilastro: Oumar Solet è senz’altro una delle sorprese più liete dell’Udinese e a dimostrarlo sono i numeri della sua stagione in Serie A. Arrivato in sordina all’inizio dell’ultimo calciomercato invernale, il roccioso centrale ha avuto un impatto significativo sull’economia difensiva dei friulani. Dal suo debutto il 4 gennaio scorso contro il Verona, Solet ha convinto tutti a suon di buone prestazioni diventando un titolare fisso.
Come è possibile che, viste le qualità che sta mettendo in mostra, il francese fosse così poco conosciuto prima di arrivare a Udine? Ancora una volta i Pozzo, con la loro capacità di scovare talenti sottotraccia, hanno pescato il jolly cogliendo un’occasione d’oro: ora i tifosi friulani possono godersi il loro nuovo fiore all’occhiello. Un nome, quello di Solet, che non è certo passato inosservato agli occhi degli appassionati di fantacalcio o a chi si diverte ad analizzare una schedina del giorno, alla ricerca di risultati e sorprese oltre le solite certezze.
I numeri di Solet in questa stagione: la storia del difensore francese
Classe 2000 di origini africane, Oumar Solet cresce calcisticamente nel settore giovanile del Laval, club francese di Ligue 2. Il ragazzo dimostra fin da subito notevole forza fisica, buona tecnica, velocità e abilità nel gioco aereo: un difensore moderno, insomma, che si esalta in modelli di gioco basati su difesa alta e costruzione dal basso. Nel 2019 fa il suo esordio in Ligue 1 con la maglia del Lione, ma la parentesi francese è destinata a concludersi prematuramente.
Nel 2020, infatti, arriva la chiamata del Red Bull Salisburgo, con cui Solet ha anche l’opportunità di esordire in Champions. Dopo alcune buone stagioni, però, il classe 2000 non riesce ad esplodere davvero: pur giocando in pianta stabile in prima squadra guai fisici, concorrenza e qualche grana comportamentale gli impediscono di affermarsi nel progetto Red Bull, che in passato ha sfornato talenti come Haaland, Szoboszlai e Sesko. Durante l’estate 2024, il francese rescinde con il club austriaco: l’Udinese fiuta il colpo e il 1° ottobre gli fa firmare un precontratto valido dal successivo mese di gennaio.
L’esplosione di Solet a Udine: fiducia, continuità e sistema di gioco
Pochi mesi più tardi, Solet si è già preso Udine: le sue prestazioni non sono passate inosservate e il difensore ha attirato l’interesse di Napoli, Inter e alcune squadre inglesi, che lo starebbero monitorando in vista della prossima sessione di mercato. L’Udinese, dopo aver valorizzato il suo gioiello, è pronta a chiedere dai 20 ai 30 milioni di euro per il cartellino. Ma come può un parametro zero arrivare a valere così tanto dopo mezza stagione? L’esplosione di Solet è anche frutto dell’ambiente favorevole e della fiducia ricevuta da mister Runjaic, che ha saputo valorizzarlo con intelligenza e gestione umana.
Il tecnico ha portato in Friuli un’idea di calcio organizzata, verticale e attenta ai dettagli, che si sposa perfettamente con le caratteristiche del francese. Solet si è subito integrato nella formazione titolare, punto fermo in un sistema che richiede ai centrali di difendere in avanti, partecipare alla costruzione e muoversi con aggressività in spazi aperti. E così il numero 28 si è ritrovato in un ingranaggio già consolidato che ha esaltato la sua esplosività, la sua capacità di leggere il gioco e di guidare il pressing.
I numeri di Solet in stagione: il dato sorprendente
Abbiamo visto come Solet abbia rappresentato un acquisto estremamente vantaggioso per l’Udinese, una perfetta combinazione tra solidità difensiva, capacità tecniche e una crescita notevole partita dopo partita. Una delle statistiche più singolari sul gigante bianconero riguarda i passaggi riusciti: in 12 presenze finora, tutte da titolare, ne ha completati ben 643, con una precisione complessiva del 90%. Numeri importanti per un difensore centrale, a riprova di quanto l’ex Salisburgo sia il vero e proprio cervello della retroguardia friulana. Lo dimostra l’assist decisivo a Iker Bravo nella vittoria per 3-2 contro il Venezia dopo una straordinaria serpentina, oltre all’eurogol segnato contro l’Inter a San Siro. Abilità offensive oltremodo insolite per uno stopper, che contribuiranno certamente a scatenare un’asta in sede di mercato.