SN: Parla il doppio ex Orlando: "Udinese buon gruppo, ma punto sulla Samp"
Fonte: www.sampdorianews.net
A dare un giudizio sulla sfida che domenica vedrà opposte Udinese e Sampdoria è stato chiamato, dal sito sampdorianews.net, Alessandro Orlando, ex difensore che ha giocato per entrambe le squadre.
Orlando ha spiegato, nel corso di una lunga intervista, come l'Udinese venga da un periodo positivo se si considerano le vittorie contro Milan e Verona e la sconfitta, a suo dire immeritata, contro l'Inter. Storia diversa per la Sampdoria che, invece, si giocherebbe una partita importante in chiave Europa League.
Il doppio ex ha poi passato in rassegna le caratteristiche dei due allenatori: “Sinisa lo conosco un po' di più – ha spiegato – perché, avendoci giocato contro, sono convinto che quello che era in campo, un grande lottatore, possa dimostrarlo anche con i fatti e l'atteggiamento in panchina”. Mentre Stramaccioni è molto attento ai particolari.
Orlando si è quindi sbilanciato in favore dei blucerchiati: “Se dovessi puntare un euro su qualcuno, in questo momento, anche per fame, lo punterei sulla Sampdoria, che, nonostante il buon momento dell'Udinese, credo abbia qualcosa in più in termine di motivazioni”.
Capitolo giocatori: per Orlando la Sampdoria potrebbe risentire dell'assenza di Eder, mentre per l'Udinese è fondamentale fare affidamento sul gruppo e sui colpi di Totò Di Natale. L'ex terzino si è soffermato a lungo sul numero dieci bianconero, vero e proprio idolo dei tifosi friulani.
Una battuta poi, sulla condizione degli impianti sportivi italiani: “Bisognerebbe dare una ripulita a tutto l'ambiente in generale e si potrebbe ripartire con dei nuovi stadi, di proprietà o no, che siano più accoglienti. Facendo questo magari si riuscirebbe a riportare un po' di gente sugli spalti”.
Infine, Orlando si è concentrato sulle strategie di mercato dei bianconeri e sulla capacità della società friulana di acquistare giovani calciatori all'estero a cifre ragionevoli, per poi rivenderli a prezzi più che raddoppiati: “Sono le nuove politiche. Qui a Udine sono tanti anni che si fa, anche perché la mentalità e il modo di vivere il calcio dei Pozzo sono molto simili a quelli di un'azienda. I risultati gli stanno dando ragione e sono sicuramente d'esempio per tante altre società. Bisogna vedere o capire quanti altri Pozzo ci sono in giro per l'Italia, però penso che indubbiamente sia la politica giusta per una squadra di provincia. Il Milan, la Juventus, ad esempio, devono centrare degli obiettivi da subito, piuttosto che mettere in vetrina dei giovani. I Pozzo si sono calati perfettamente nella realtà giusta”.