Silvestri. "Avevamo bisogno di un allenatore come Cioffi. Dobbiamo finire la stagione nel modo migliore"
Marco Silvestri è stato ospite della puntata di ieri di Udinese Tonight. Queste le sue parole.
<<L’eliminazione della Nazionale ha fatto molto male, soprattutto perché arrivata in questo modo così inaspettato. Peccato perché il gruppo si meritava di andare al Mondiale. Però il calcio è fatto così. Io spero di poter tornare in Nazionale, quello rimane il mio sogno.
A Udine mi sono trovato bene da subito, l’Udinese mi ha aiutato molto a mettermi a mio agio. Ho due ottimi preparatori di altissimo livello, Brunner e Marcon. L'Udinese è stata brava mettendomi al fianco Daniele Padelli che è un ottimo portiere e anche a livello umano ci troviamo bene. Mi aiuta molto, è sempre positivo, mi sta dando tanto quest’anno. L’Udinese con me ha fatto di tutto per mettermi nelle condizioni di fare il campionato che sto facendo.
La squadra ha preso un’entità ben precisa con Cioffi e si è vista in campo. Rispetto a prima la differenza c’è stata a livello mentale, in più tanti ragazzi nuovi che non avevano mai giocato in Italia si sono ambientati. Sappiamo bene che ci aspettano mesi tosti, sappiamo che per raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo non dobbiamo perdere contro certe squadre.
Per quanto riguarda la sconfitta della Nazionale, a livello personale pensi “menomale che non c’ero perché la situazione deve essere stata molto pesante sia nel prepartita sia nel post”. Però essere presente sarebbe stato un motivo di grande orgoglio, ci sarei andato comunque molto volentieri.
Ci sono diversi tipi di pressione. Daniele mi mette pressione con gli allenamenti, lui si allena sempre al 100% e questo mi aiuta a capire che anche io devo dare sempre di più. Il secondo tipo di pressione è quella più sottobanco, è il peggiore in assoluto perché ti destabilizza psicologicamente. Daniele non è questo tipo di compagno.
Un portiere bravo è quello che sbaglia meno, non quello che non sbaglia mai. Avevo un allenatore che mi diceva sempre che commettere errori è umano, bisogna avere la fortuna di farli nel modo giusto. Quest’anno, per esempio, ho commesso un errore contro il Sassuolo ma fortunatamente la partita è stata vinta. L’errore dipende come è arrivato, quello con il Sassuolo mi ha fatto arrabbiare molto perché ho fatto una giocata che non volevo fare però l’errore classico può capitare.
Nella prima parte di campionato di poteva fare sicuramente di più. L’errore con Sassuolo mi ha fatto arrabbiare molto perché Gotti non mi ha mai obbligato a giocare la palla con i piedi, mi è sempre stato detto se ti senti sicuro di fare una giocata la fai. Per questo mi ha fatto arrabbiare, potevo fare mille cose diverse.
Io penso che Gotti è un grande allenatore, con me è stato molto bravo come lo è stato con tutti gli altri. Ci ha dato tanto, a mio avviso noi avevamo bisogno di qualcosa di diverso. Avevamo bisogno di prenderci sgridate, alzare giri in allenamento più spesso, tutte cose che Cioffi fa. Per quanto riguarda Gotti sono convinto sia ottimo allenatore, ha tantissime qualità.
Secondo me il gruppo della nazionale di oggi è un gruppo forte, uno dei migliori post 2006. Come gruppo anche i giocatori giovani sono prospetti molto interessanti. In Italia siamo rimasti indietro rispetto alle altre Nazioni di dieci anni a livello di strutture e a livello giovanile. Andrebbero migliorate tante cose ma non è sempre semplice. Tante società hanno migliorato alcune cose e stanno continuando a migliorarle.
Nel calcio, soprattutto in Italia, ci si ricorda soprattutto del finale di stagione. Noi dobbiamo cercare di finire la stagione nel modo migliore, dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, poi i risultati arrivano.
A livello difensivo abbiamo difensori molto forti. Presi uno a uno sono difensori di altissimo livello, io mi sento sicuro con tutti>>.