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Scuffet e Bardi: da giovani talenti a secondi portieri

di Federico Mariani

Domenica, salvo colpi di scena, Simone Scuffet e Francesco Bardi dovranno assistere al match tra Chievo Verona ed Udinese dalla panchina. Destino comune per due portieri considerati giovani promesse del calcio italiano. Eppure qualcosa non sembra stia funzionando al meglio nella loro avventura nella massima categoria.
 Scuffet in estate aveva rinunciato alle sirene dell’Atletico Madrid, prendendo una decisione che, sulla carta, era sembrata molto saggia, visto il rischio di bruciarsi prematuramente, ma che, con l’arrivo di Karnezis, gli ha tarpato le ali anche all’Udinese, costringendolo ad una stagione da riserva. Probabilmente la partenza del numero uno greco potrebbe anche rilanciarlo ma certamente quest’anno non gli ha permesso di esprimersi con la giusta continuità per poter crescere e migliorare.


Bardi era il titolare ad inizio anno ma l’esonero di Corini, che puntava fortemente sul giovane portiere, e qualche incertezza, che ha portato il nuovo allenatore Maran a schierare Bizzarri, lo hanno confinato in panchina. Eppure quella strepitosa partita contro il Napoli al San Paolo, con tanto di rigore parato ad un certo Higuain, sembrava il preludio ad una stagione da protagonista. Non è stato così.


Entrambi sono accomunati anche dal fatto che i loro sostituti hanno saputo cogliere l’occasione e hanno mantenuto il posto da titolare, anche grazie alla grande esperienza accumulata. Nel caso dell’Udinese, Karnezis è stato spesso decisivo con grandi interventi e non ha commesso errori per tutto l’anno, dimostrando una grande affidabilità. Per quanto riguarda invece il Chievo, Bizzarri ha ribadito di essere una sicurezza, grazie all’esperienza maturata nel corso della sua lunga carriera, che gli ha permesso di affrontare nel miglior modo possibile anche i momenti più difficili. Inevitabile quindi che sia difficile dare torto agli allenatori per le scelte fatte se si guardano i risultati. E finché ci saranno i numeri dalla parte degli allenatori anche i sostenitori di una politica che tuteli maggiormente i giovani dovranno rassegnarsi.


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