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Sconcerti: "O si può giocare anche con il virus, oppure non si può più giocare finchè non ci sarà il vaccino"

di Stefano Pontoni

La ripresa del campionato è ancora in bilico. A fare un punto è stato Mario Sconcerti. Ecco le sue parole: "Molti club lamentano il fatto che il protocollo sia inattuabile. C'è stata una cattiva organizzazione. Questo protocollo si poteva fare tutti insieme. Siamo molto più indietro di un mese fa, quando è iniziata questa storia. Se non si ricomincia adesso, non si ricomincia nemmeno a settembre-ottobre o a gennaio. Anche se l'Italia guarisse e arrivasse a contagio zero e potesse fare a meno di qualunque prevenzione, rimarremmo circondati da un mondo infetto, perché il virus è in tutto il mondo. E' un momento ancora di lockdown. O si può giocare anche con il virus, oppure non si può più giocare finchè non ci sarà il vaccino". 

Come andrà a finire?
"La cosa che veramente è importante è se c'è il ritiro durante la fase delle partite, se tutti devono rimanere chiusi in ritiro durante il campionato. Praticamente non ci sarebbe contatto con il mondo esterno, nè con i propri famigliari. Se si interrompe la clausura, ritornando ai contatti di prima, sarebbe illegale, si tornerebbe agli assembramenti".


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