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Sconcerti: "Difficile chiedere lo stesso taglio per tutti. Temo che ci vorrebbe in ogni caso l'esercito"

di Stefano Pontoni

Ipotesi taglio stipendi, una soluzione non facile secondo Mario Sconcerti. La storica penna del calcio italiano ha così commentato: “Il popolo dei calciatori è vasto e complesso. Difficile chiedere lo stesso taglio per tutti, da Lukaku a Petriccione. Ma anche a Ronaldo e Bonucci. Un’idea potrebbe essere quella di fare tagli per zone d’ingaggio, una specie di scala fiscale. Più basso è l’ingaggio, meno forte è il taglio. Più in alto si va e più si interviene. Ma temo ci vorrebbe l’esercito. L’anomalia classica del calcio, avere liberi professionisti e trattarli come dipendenti a tempo indeterminato a cui si pagano tasse e previdenze, fa sì che non esista una categoria reale”.

Per Sconcerti una soluzione va trovata a livello europeo perché il virus ha toccato tutti, ma alcuni in maniera diversa e non si può correre il rischio che un campionato sia più svantaggiato di un altro: "Il problema è comune e deve portare a parametri comuni. Il tetto agli ingaggi, la qualità dei tagli, devono essere concordati a livello europeo. Altrimenti non avranno effetti”


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