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Sconcerti: "Ad oggi undici squadre devono temere la retrocessione, non tolgono nulla a chi lotta per l'Europa"

di Davide Marchiol

Al Corriere dello Sport Mario Sconcerti analizza questo campionato: "Serie A divisa in due e la distanza è molto forte. Parlerei di retrocessione. Ci sono coinvolte a pieno titolo undici squadre, dalla Fiorentina al Brescia, cioè tutte le squadre che hanno una differenza reti negativa. L’anomalia di questo campionato è che nella seconda metà della classifica si stanno facendo molti più punti. Quattro anni fa dopo tredici giornate le ultime tre ne avevano insieme 23, tre anni fa 18, poi 15. Oggi siamo a 24 con due partite ancora da giocare. La spiegazione viene dal maggior equilibrio. Mancano le squadre debuttanti degli ultimi anni, Frosinone, Carpi, Benevento, Crotone. Queste undici squadre stanno facendo un campionato tutto loro, tolgono niente alle prime. Cosa dimostra questo? Che ci sono più campionati in uno e che poche volte le squadre di altre fasce incidono sullo scudetto. Non è un buon segno. Dimostra che la divisione tra i due punti di vista è molto forte".


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