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Sau-Di Natale, sfida tra "giganti" del gol

di Nicola Carlet

Nella botte piccola sta il vino buono. Un proverbio comune che calza a pennello a due giocatori che domenica potrebbero essere decisivi nella sfida tra Udinese e Cagliari. Marco Sau contro Antonio Di Natale. Il nuovo contro il "vecchio". Il primo solo da un anno si è affacciato sul palcoscenico più importante del pallone e i numeri parlano chiaro; l’altro va verso il capolinea (forse giocherà fino al 2015) di una carriera strepitosa. Una breve descrizione dei due giocatori riportata da lanuovasardegna.gelocal.it.

Caratteristiche. Rapidi, furbi, abili in area di rigore, grande confidenza con il gol. Questa l’istantanea di due calciatori che il ct Cesare Prandelli segue con attenzione in vista del mondiale brasiliano. Sono in concorrenza e questo sarà uno stimolo in più per entrambi nella sfida di domenica pomeriggio. Hanno le potenzialità per risolvere le partite con una giocata e fra tre giorni si troveranno faccia a faccia in una partita delicatissima per le loro squadre. Cagliari e Udinese hanno gli stessi punti in classifica, con una differenza: i rossoblù avrebbero potuto mettere in cassaforte un po’ più di fieno, mentre i friulani non sono partiti benissimo e finora non hanno espresso il bel calcio messo in mostra nelle due precedenti stagioni.

Differenze. Di Natale a Udine è un intoccabile. Se sta bene ha il posto da titolare assicurato. Ha fatto una scelta di vita, rifiutando offerte importanti. L’ultima quella del Milan qualche mese fa. Sau ha calcato alungo i campi della Lega pro e poi della B prima di fare il salto di qualità. Il Cagliari lo ha riportato a casa dopo che il bomber di Tonara ha segnato gol a grappoli in tutte le categorie. In estate è stato corteggiato dall’Inter de dalla Lazio, a entrambe Massimo Cellino ha risposto picche. Si è guadagnato la fiducia sul campo, a suon di prestazioni coi fiocchi. Lo scorso campionato ha collezionato 32 presenze e realizzato 13 gol. Quest’anno ha giocato cinque delle sei gare disputate dai rossoblù, rimanendo fuori solo a Livorno. Ha segnato un gol e che gol! Quello (inutile) contro il Milan nella econda giornata, indicato come il più bello del turno. Da due gare non parte dell’inizio, è quasi scontato che a Udine toccherà di nuovo a lui.

Il richiamo azzurro. Nelle prime tre gare di campionato, in tribuna c’era un collaboratore di Prandelli per seguire Marco Sau. E’ la conferma che il commissario tecnico lo tiene in considerazione e prossimamente potrebbe convocarlo. Magari per le amichevoli in programma a novembre. Il gruppo che andrà in Brasile è più o meno fatto, Sau non ha moltissime chance, ma se dovesse segnare con continuità e fornire grandi prestazioni, allora il discorso cambia. Prandelli ha sempre detto: "Non chiudo la porta a nessuno". Sau ha preso la palla al balzo e vuole porre con forza la propria candidatura.

 


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