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Rocchi: "In Atalanta-Udinese è stato un errore di superficialità"

di Alessandro Vescini

Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri per i campionati di Serie A e B, ha fatto il punto sulla qualità delle decisioni arbitrali in una settimana caratterizzata da diverse polemiche. Intervenendo ai microfoni Rai: "I cosidetti rigorini? È chiaro che sono quei rigori che noi stiamo cercando di combattere. Abbiamo avuto una giornata in effetti brutta, però, specialmente nelle ultime giornate, siamo tornati a dare quelli giusti. L'importante è fischiare un rigore quando c'è qualcosa di importante, perché può decidere il risultato. Dico sempre ai miei arbitri che quando la pancia vi dice rigore, nel 98% di casi è rigore. Per esempio, in Cagliari-Atalanta non ne è stato dato uno, perché l'arbitro si è fatto portare, non dalla pancia, ma da un ragionamento sul rimpallo: se avesse seguito la pancia, avrebbe concesso il rigore. In Atalanta-Udinese è stato un errore di superficialità, mi è dispiaciuto perché è un errore evitabilissimo e queste cose dobbiamo eliminarle, perché così ci facciamo del male da soli".

Rocchi è poi intervenuto sull'utilizzo della moviola in campo nonché sull'opzione Var a chiamata, ritenendo come una sua possibile introduzione possa comportare il rischio di "deresponsabilizzazione" degli arbitri. "La Var deve essere usata solo per episodi chiari e seri. Non dobbiamo fare moviola. Sulla Var a chiamata non possiamo rispondere noi, che siamo sempre ben aperti per eventuali modifiche e novità. È chiaro che il Var a chiamata deresponsabilizza molto, mettendo la responsabilità della chiamata in capo al club o all'allenatore di turno. Credo che invece noi dobbiamo lavorare cercando di costruire ragazzi di fronte al monitor, che siano capaci di decidere, di scegliere quando intervenire o meno, cioè quando un episodio è chiaramente errato o no. Stiamo facendo un buon lavoro generale. Abbiamo avviato collaborazioni con l’Associazione Allenatori e l’Associazione Calciatori per far comprendere meglio le dinamiche del gioco ai nostri arbitri. Un arbitro deve essere un grande conoscitore del calcio, non solo delle regole", ha concluso Rocchi.


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