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Rifiutò l'Udinese, ora è un nomade del pallone: la storia del ridimensionamento di Bojan Krkic

di Stefano Pontoni

Tante volte durante un percorso di vita e di lavoro si commettono errori e si fanno scelte sbagliata che vanno poi a compromettere l'insieme dei progetti, in un continuo sorgere di problemi e di circostanze sfavorevoli. Questo è la storia di Bojan Krkic, ex grande promessa del calcio spagnolo, che commise il brutto errore di snobbare l'Udinese e la Champions League bianconera. I friulani era gia pronti a farlo diventare un loro beniamino e ad Udine lo spagnolo avrebbe potuto essere un titolare inamovibile, un punto cardine così da poter completare la sua crescita. Invece no, preferì un grande club, dove però non trovò spazio ed iniziò a cadere nel dimenticatoio del calcio. 

Bojan Krkic ha avuto il suo periodo d'oro a 17 anni. Spalla di Messi, cannoniere implacabile, a tratti immarcabile. Al Barcellona erano già pronti a blindarlo con clausole milionarie - e in realtà è davvero arrivata, con un rinnovo - e Aragones lo convocò per gli Europei (poi vinti dalla sua Spagna) nel 2008. Insomma, un avvio di carriera folgorante che però venne stroncato dalla fatica. "Ci sarà spazio più avanti, nella Roja", le parole di Krkic oramai sei anni fa. Ecco, da quel punto in poi il centravanti ex Barça ha imboccato la strada del ridimensionamento. Costante, continuo, verticale.

Non si può dire che la società catalana non abbia provato a puntarci. La Roma aveva rilevato il cartellino di Krkic, ma i blaugrana deciserò di inserire un obbligo di controriscatto dopo due anni - insomma, era un prestito a lungo termine - a una cifra superiore, con l'ipotesi che i giallorossi potessero versare 28 milioni, cifra altissima, per goderne dei servigi. È durata solamente un anno, poi il Milan e, pure lì, qualche panchina di troppo. I gol sono mancati, l'atteggiamento da prima punta anche, la vivacità no: ma era davvero troppo poco per confermarlo in rossonero.
L'anno scorso, all'Ajax, qualche infortunio di troppo lo ha bloccato nella prima parte, ma poi è diventato riserva in breve tempo. Visto che i lancieri hanno vinto agilmente il proprio campionato, difficile dare colpe ad altri. Infine ora, a sei anni dal boom del baby Krkic, lo Stoke City. Squadra capace di far risorgere ben più di un calciatore che sembrava oramai avviato verso la conclusione della carriera. Quinta squadra in cinque anni per questo giramondo del gol. Sbagliato.


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