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Portieri "made in Friuli", Brunner: "Importante la testa e i tuffi"

di Francesco Digilio

Negli ultimi anni in casa Udinese sono cresciuti diversi portieri made in Friuli e tra i più talentuosi del panorama nazionale. Da Scuffet a Perisan, passando per Meret sono tutti cresciuti con la maglia bianconera addosso e se ora sono considerati dei prospetti importanti per il futuro è anche merito della società e dei preparatori. Tra questi, c'è Alex Brunner, che a Tuttosport ha spiegato come si "costruiscono" i portieri del futuro: "Gli aspetti tecnici sono importanti ma anche la testa è fondamentale. L’approccio alla palla e i tuffi sono fondamentali: in particolare, deve essere corretta l’aggressione della palla. A me piace che il portiere vada avanti con braccia e testa e non con le gambe come fanno all’estero. In questo modo si copre maggiore spazio e si dà più spinta. I nostri portieri sono bravi da questo punto di vista. In porta servono le gerarchie e anche un portiere alla pari del titolare ha bisogno di cinque o sei giornate per trovare continuità”. 


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