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Pordenone, Lovisa: "Serve una riforma dei campionato e della giustizia sportiva che quest'estate ha mostrato tutte le sue criticità"

di Stefano Pontoni

Per commentare la situazione che sta vivendo la Serie C in merito al braccio di ferro sui ripescaggi in Serie B e sul format della stessa seconda serie la redazione di Tuttomercatoweb.com ha sentito il presidente del Pordenone Mauro Lovisa:

“Ormai è difficile commentare questa vicenda perché si è detto tutto e il contrario di tutto. Personalmente non sono d'accordo allo stop dei campionati, ormai si è iniziato e bisogna andare avanti cercando di trovare una soluzione che comunque creerà qualche scontento. Serve una riforma dei campionato e della giustizia sportiva che quest'estate ha mostrato tutte le sue criticità come del resto ha anche sottolineato il presidente della FIFA Infantino. Non è possibile che si arrivi a questo punto con ancora degli interrogativi sui format e su dove devono giocare alcune squadre”.

Come valuta la posizione della Lega B?

“Voglio essere chiaro, non ce l'ho con le squadre di Serie B e concordo con loro sul fatto che serva una riforma, ma nei tempi e nei modi giusti. Non che questa decisione venga presa solo guardano al proprio orticello e non al quadro generale della situazione. Ora sta diventando anche antipatico esprimere giudizi su questa situazione perché si rischia di inasprire ulteriormente gli animi. Bisogna scrivere regole chiare in vista della prossima stagione, affinché si possa partire regolarmente”.

Gravina avrà un bel da fare fin da subito come presidente federale

“Il presidente ha le qualità per mettere mano a queste problematiche e lavorare per risolverle anche se non è facile. Serve tempo e pazienza per sistemare la Federazione e dare il via al programma di riforme necessario. Il presidente ha incassato una fiducia totale da parte di tutte le componenti, compresa la Lega B, e l'atmosfera che si respirava all'assemblea elettiva era più che positiva, senza contare che sono arrivati anche gli apprezzamenti di Infantino e Ceferin sulla scelta di Gravina. Però nei mesi scorsi la gestione del Commissario non è stata esente da colpe, la maggiore responsabilità della situazione ricade nella gestione precedente. Ora bisogna uscire da questa situazione che è negativa per tutti da noi proprietari ai tifosi che sono giustamente allibiti. Senza contare che un investitore che fosse interessato a investire nel nostro calcio vista la situazione si farebbe da parte e andrebbe altrove”.


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