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Poggi: "Udinese da sempre bestia nera della Roma"

di Redazione TuttoUdinese
Fonte: Massimo Meroi per il Messaggero Veneto

UDINE. Roma-Udinese è una partita alla quale è molto affezionato e non tanto perchè sono due squadre nelle quali ha giocato. Paolo Poggi è nei ricordi dei tifosi bianconeri l’uomo che più spesso ha deciso la sfida con i giallorossi. Gol dell’1-0 nell’ultima di andata della stagione ’96-’97, bis nel ritorno in quella che è la partita che regalò ai friulani la prima qualificazione in Coppa Uefa, due assist a Bierhoff nel colpaccio centrato all’Olimpico, gol nella sfida di ritorno. Questa l'intervista curata da Massimo Meroi del Messaggero Veneto:

Poggi, quella tra Udinese e Roma è stata spesso la sua partita...

"Diciamo che la Roma mi portava bene".

Il ricordo più emozionante?

"Il 3-0 che ci permise di andare in Europa. Al di là della qualità della partita che disputammo, negli occhi ho ancora tutto il resto: il viaggio di ritorno, l’accoglienza in città e la notte passata in bianco a festeggiare tutti assieme".

L’Udinese ha messo spesso in difficoltà la Roma. Questi precedenti contano zero o qualcosina possono pesare?

"Io credo ci siano delle squadre che storicamente creano più difficoltà a un avversario rispetto alle altre. L’Udinese è questo per la Roma. Per caratteristiche i giallorossi sono sempre stati portati a giocare all’attacco, solo con Capello forse hanno avuto una squadra che per struttura era completa ovunque".

La Roma di Garcia è diversa da quelle delle ultime stagioni.

"É vero, ha la difesa meno battuta del campionato, ma comunque qualcosa concede. Nella gara d’andata, quando stava vivendo un momento nel quale sembrava non facesse mai fatica a difendersi, fu messa in grande difficoltà dall’Udinese e riuscì a vincere sfruttando le sue qualità. La Roma di allora, però, non è quella di oggi, allora viveva un momento di totale euforia".

Nella capitale a un certo punto hanno pensato di vincere lo scudetto?

"Assolutamente sì, ma il secondo posto non deve essere visto come un ripiego. La Juve è troppo superiore ed essere prima tra le seconde non è poi così male".

L’Udinese non è nè in corsa per un posto in Europa nè salva. Guidolin dice di tenere le antenne bene dritte. Fa bene?

"Certo, perchè la classifica dice che l’Udinese non è ancora salva".

Classifica alla mano i rimpianti sono per i punti persi con Lazio, Torino e Verona in casa e Genoa fuori. Ne mancano otto e adesso sarebbe tutta un’altra storia. Concorda?

"Sì, ma la classifica dice sempre la verità. L’Udinese in questa stagione ha difettato di continuità e a un certo punto - prima della gara di Bologna - la situazione ha davvero rischiato di precipitare. Perchè se è vero che la differenza tra un campionato straordinario e uno normale sta in tre-quattro gare vinte in più o in meno, quella tra la salvezza e la retrocessione a volte è tutta in una partita".

L’Udinsese di quest’anno chi è?

"Secondo me il Parma".

Gara scritta quella di domani sera all’Olimpico?

"No, con l’Udinese non si può mai dire, è una squadra imprevedibile, nel bene e nel male. Secondo me a livello individuale questo gruppo ha tanta qualità, avesse avuto continuità sarebbe davvero riuscito a disputare un campionato strepitoso perchè ci sono tanti ragazzi bravi".

Però la Roma deve difendere il secondo posto.

"Contro la squadra di Garcia il rischio è quello di farsi travolgere. L’Udinese dovrà essere brava a restare in partita, attendere l’episodio e possibilmente sfruttarlo".

Poggi, la sua esperienza alla Roma è stata breve. Rimpianti?

"Non particolari. Ho la consapevolezza di aver avuto un’occasione importante in un grande club e di non averla sfruttata per colpa mia. Società e allenatore avevano fatto tutto per mettermi nelle condizioni ideali per esprimermi. Evidentemente doveva andare così".


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