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Pizzul: "Ripresa? Ognuno tira l'acqua al proprio mulino. Dobbiamo dare priorità alla salute"

di Stefano Pontoni

Bruno Pizzul ha detto la sua sulla prosecuzione dei campionati: “Dare dei giudizi a proposito dello stato in cui versa il calcio italiano, colpito come tutto il mondo da questa pandemia inattesa e pericolosissima, non è facile. Sono rimasto sorpreso dall’affermazione di Spadafora, convinto che al 99% il campionato di A andrà a compimento. Un ottimismo eccessivo, a mio avviso, anche perché fino a pochi giorni fa era uno dei più contrari alla ripresa. Ci sono molte perplessità e tanti problemi da risolvere. Cosa accade se un atleta viene colpito dal virus? In Germania hanno risolto la questione dicendo che è prevista una quarantena individuale, qui obbligherebbero ad un isolamento collettivo. In quel caso si bloccherebbe un'altra volta tutto. Nessuno è in grado di formulare giudizi: abbiamo numeri più confortanti, ma c’è stata una piccola impennata nelle ultime ore e i morti sono in numero spropositato. Diventa imbarazzante parlare di calcio nel momento in cui imperversa questa patologia, anche i medici delle società sportive mi sembrano abbastanza scettici perché pare ne risponderebbero personalmente. Chiaramente non lo possono accettare e i presidenti sono sul piede di guerra. Ognuno tira acqua al proprio mulino, è chiaro che uno stop definitivo costerebbe tanto anche in virtù dei diritti televisivi. Monitoriamo tutto dando priorità alla salute”.


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