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Pizzul: "Il Torino dovrà agire sulle corsie esterne. L'Udinese pressare e colpire di rimessa"

di Stefano Pontoni

Bruno Pizzul è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Pizzul, ex calciatore e poi giornalista e telecronista Rai delle partite della Nazionale dal 1986 al 2002, abbiamo parlato della prossima sfida fra Torino e Udinese.

Che idea si è fatto di Torino e Udinese che si affronteranno domenica?
"Il Toro ha cambiato molto e sono stati ceduti dei giocatori che consentivano a Ventura di praticare un tipo di calcio molto molto efficace, le caratteristiche personali e anche d'esperienza dei nuovi arrivati non sono tali da consentire a Ventura di trovare gli equilibri in poco tempo. Pian piano però la squadra sta compattandosi e si deve sottolineare che ci sono state nell'ultima gara alcune decisioni arbitrali chiaramente penalizzanti nei confronti del Torino che oltre a non aver avuto concessi due calci di rigore ha poi avuto la squalifica di due giocatori come Glik ed El Kaddouri. La partita con l'Udinese per il Torino è molto delicata poiché i friulani a contrario dei granata hanno fatto bene in questo avvio di campionato, molto meglio di quanto ci si aspettasse anche perché avevano un calendario molto molto difficile e hanno fatto sempre bene a parte soltanto la partita di Torino con la Juventus. L'Udinese come il Torino sta un pochino mugugnando perché l'ultima partita con il Cesena è finita in parità per un calcio di rigore assolutamente inesistente fischiato al novantatreesimo".

Che tipo di partita i tifosi si possono aspettare?
"Per una squadra e per l'altra, secondo me, la sfida sarà molto importante proprio perché il Torino sta cercando quella compattezza e quegli equilibri che Ventura ha dimostrato sempre di trovare prima o poi e l'Udinese, che ha una classifica di tutto riguardo, pensa di fare bene anche se si rendono conto a Udine che i punti fin qui conquistati sono tanti, ma le prestazioni non sono sempre state brillantissime. L'Udinese è una squadra molto speculativa, Stramaccioni è riuscito a renderla abbastanza impermeabile dietro e poi c'è questo Di Natale che continua a fare bene. Hanno dei problemi anche a Udine, Muriel sembra essersi di nuovo fatto male, il giocatore è un oggetto misterioso, si vede che ha delle qualità notevolissime, ma anche evidentemente dei muscoli che sono fragili come i cristalli di Boemia, per il resto però la squadra è abbastanza ben costruita e soprattutto bisognerà fare in modo a Udine che Muriel guarisca e che qualche altro giovane possa inserirsi in avanti perché non è pensabile di sottoporre Di Natale a sforzi eccessivi. Di Natale è bravissimo, ma chiaramente ha bisogno di tirare il fiato e sembra che anche Kone, l'altro trequartista, sia infortunato. Quindi dovranno fare i conti con i superstiti sia Stramaccioni sia Ventura, che oltre agli squalificati non può disporre sicuramente di Nocerino, Basha e Masiello e forse anche qualche altro giocatore non è al top della forma al rientro dopo gli infortuni".

Finora l'Udinese ha contato parecchio sui gol di Di Natale e il Torino quasi esclusivamente su quelli di Quagliarella visto che attaccanti e centrocampisti granata non sono ancora mai andati a segno, un problema in più per Ventura?
"Certo, anche perché le squadre di Ventura normalmente sono organizzate in modo tale da consentire proprio agli attaccanti o ai giocatori con spiccate attitudini personali offensive di andare in gol. Quagliarella garantisce la sua quota personale di reti, però bisognerà che anche gli altri comincino a dare un contributo. Tra l'altro, come si diceva prima, mancherà Glik che è uno che sui calci d'angolo e sui piazzati dà una mano a buttarla dentro".

L'assenza di Glik va a vantaggio di Stamaccioni?
"Sì, dovrebbe andare a vantaggio di Stamaccioni che predica di stare con i piedi ben piazzati per terra. E' vero che l'Udinese viene da una stagione non brillantissima, quella dello scorso anno, ma è altrettanto vero che è una squadra che nelle ultime otto-nove stagioni è andata sette volte in Europa quindi è comunque una squadra che ha una sua potenzialità".

Quali sono i difetti di Torino e Udinese che gli allenatori avversari potrebbero sfruttare per mettere la loro squadra nella condizione di provare a vincere la partita?
"Il Torino come tutte le squadre di Ventura vuole iniziare l'azione praticamente dalla difesa e gli stessi portieri sono sollecitati frequentemente a giocare con i piedi, perché appunto Ventura vuole che l'azione di costruzione e d'avvicinamento all'area avversaria avvenga in maniera molto palleggiata e allora l'Udinese lì potrebbe in qualche modo cercare di partire subito con un pressing avanzato molto offensivo, perché se si ruba palla in quella zona del campo possono succedere guai per gli avversari. Per il resto l'Udinese dovrà, come fa sempre, infoltire il centrocampo e aspettare eventualmente di dare la zampata vincente, magari con qualche azione di rimessa. Per quanto riguarda il Torino, secondo me, deve operare molto sulle corsie esterne. Ultimamente Stamaccioni ha giocato con quattro uomini in difesa, ma l'anima della squadra è predisposta, invece, a giocare con i tre difensori, non so come giocherà domenica, comunque sulle corsie esterne i giocatori dell'Udinese sono molto bravi in fase propositiva, offensiva e di appoggio, ma molto molto meno quando devono difendere. Sono giocatori giovani e anche di valore, ma un pochino ancora immaturi in fase difensiva e quindi è sulle fasce che il Torino può far male all'Udinese".


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Venerdì 13 dicembre