.

Pepe: "L'Udinese è società d'esempio per tutti, provo grande affetto"

di Davide Marchiol

Simone Pepe, doppio ex di Udinese e Juventus, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per inquadrare dal suo punto di vista la sfida di stasera. Queste alcune delle sue dichiarazioni: "L’Udinese è una società d’esempio per tutti, fantastica e super organizzata.Quando mi ha chiamato la Juve è stato difficile staccarsi, perché è un modello. La prima convocazione della Nazionale l’ho conquistata proprio con quel bianconero, quindi provo grande affetto".

Le sensazioni sulla partita di Torino:
"Il blitz del Monza a Udine dimostra che in questa Serie A ci  sono solo partite difficili. La Juve deve vincere e in queste sfide la motivazione fa la differenza".

La Vecchia Signora avrà un po' di pressione:
"Sarò sincero, avendo vestito la maglia della Juventus mi rendo conto che la Signora non è per tutti. È una realtà particolare: hai tantissime pressioni, la maglia pesa e non tutti riescono a ripetere quanto fatto altrove, anche se bravissimi. È difficile: sei sempre costretto a vincere, il dna della Juve è quello".

In tanti sognano il ritorno di Antonio Conte:
"Tudor si sta giocando le sue carte,mi dispiace parlare di un altro allenatore: resto sul pour parler, per rispetto di Igor. Anche su Conte sono di parte, è stato forse l’allenatore che mi ha cambiato la carriera più di tutti, è un manager a tutti gli  effetti.Un motivo ci dev’essere se ogni volta che una squadra a secco di successi lo chiama, poi torna a vincere.Conte lo diceva sempre: “Vincere una volta può capitare a chiunque, farlo più volte non è per tutti”. È vero".

L'arrivo di Tudor dopo i problemi con Thiago Motta:
"Non è facile, però Igor è sempre stato carismatico in campo e lo è da allenatore, sa quali carte si sta giocando e come gestire la pressione. È intelligente e in gamba, conosce benissimo l’ambiente".


Altre notizie