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"Panorama" apre un'inchiesta su Scuffet: che fine ha fatto il portiere friulano?

di Stefano Pontoni

AAA Simone Scuffet cercasi disperatamente. Da diverse settimane non si hanno più notizie del giovane portiere classe '96, messosi in luce nella scorsa stagione nelle fila dell'Udinese con la quale aveva incantato mezza Italia. Tanto da essere considerato dagli addetti ai lavori un prospetto da Nazionale (alcuni lo avevano candidato al ruolo addirittura già per il Brasile) e il possibile erede di Gianluigi Buffon.

A distanza di qualche mese il numero 22 bianconero è sprofondato addirittura al ruolo di terzo portiere della compagine friulana, scalzato dal greco Kernezis e da Brikc (quest'ultimo suo sostituto nella stagione scorsa). Questo dopo che in estate l'Atletico Madrid aveva formulato un'offerta da 9 milioni di euro per acquistarlo, con il giovane diciottenne che aveva ufficialmente rifiutato di trasferirsi nella Liga per proseguire gli studi in Friuli nell'anno della Maturità. Nessun stravolgimento di vita e piedi per terra, il diploma al primo posto: questo il diktat della famiglia, per una decisione per certi aspetti sorprendente e che aveva colto in contropiede anche la stessa Udinese.

Peccato che lo studente Scuffet in queste settimane si stato costretto comunque a iscriversi a una scuola privata serale, in quanto gli allenamenti della truppa di Stramaccioni si svolgono prettamente al mattino. Insomma, fosse andato in Spagna le cose non sarebbero state molto differenti... Non pensiate però che la famiglia Pozzo abbia deciso di accantonare il portierino per una sorta di ripicca. In realtà un management scafato come quello bianconero, capace di realizzare maxiplusvalenze ogni anno, non appare affatto intenzionato a deprezzare un proprio gioiello. La verità sta nel fatto che l'infortunio alla spalla con l'Under 19 a settembre e la contemporanea esplosione del Nazionale ellenico Kernezis hanno ribaltato gli scenari.

Così nelle ultime sette gare Scuffet è finito in ben sei casi fuori dall'elenco dei convocati, scalzato pure dal Primavera Alex Merat, del quale a Udine si dice un gran bene, al punto da essere considerato in prospettiva un predestinato ancora più dello stesso Scuffet. Sulla testa del quale aleggia oggi la fatidica domanda: vero fuoriclasse ancora inesploso o giovane sopravvalutato? Al momento l'unica certezza è che del novello Buffon si sono perse le tracce e che difficilmente lo rivedremo titolare a breve.


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