.

Pafundi: "Tutti si aspettano tanto da me, ma io non ho fretta"

di Alessandro Vescini

Simone Pafundi ha parlato dal ritiro di Mendoza della Nazionale a pochi giorni dall'esordio a Mondiali U20 contro il Brasile: "Un sogno che non so se mai mi capiterà di rivivere e non vedo l’ora di giocare una delle più belle e difficili sfide di sempre, dando tutti insieme il meglio di noi per continuare a sognare. Siamo un gruppo fantastico. Una competizione così prestigiosa, da dove sono usciti tanti campioni, offre a me e ai miei compagni un’opportunità grandiosa. Giocheremo davanti a una platea mondiale, che ci seguirà per scoprire il futuro di questo meraviglioso gioco".

Il classe 2006 ha poi spiegato cosa prova a essere il più giovane a esser stato chiamato in Nazionale maggiore: "Uno stimolo fortissimo a fare sempre meglio. Il mio rapporto con il Mister è molto bello, lui è tranquillo: mi dice quando faccio bene e mi consiglia cosa fare quando faccio meno bene. È sempre presente. Tutti si aspettano tanto da me, sento la pressione e cerco di controllare le mie emozioni. Amo tanto il calcio e penso di essere bravo, ma cerco sempre di fare qualcosa di più, per me stesso e per dimostrare sul campo il mio valore. Non ho fretta, ho tempo per imparare e migliorare. La cosa non mi impressiona, ci sono abituato. Da sempre gioco con i più grandi e non ho mai sfigurato. Vestire la maglia Azzurra così da giovane è un sogno e un’emozione tanto forte che non so spiegare". 


Altre notizie