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Operazione sfoltire la rosa: poi si penserà agli ultimi acquisti

di Stefano Pontoni

In questi giorni l'Udinese si sta occupando più del mercato in uscita che di quello in entrata. Altra grana è quella dei giocatori che rientrano alla base dai prestiti a cui si dovrà trovare una collocazione qualora non rientrino più nel progetto tecnico bianconero. Gino Pozzo sta lavorando molto in questo senso per evitare di far lavorare Colantuono con una rosa di 40 giocatori. Con il mercato bloccato però non è facile piazzare gli esuberi. In questo caldo luglio sono molte le squadre che dopo i botti all'apertura si muovono in modo pachidermico. Ad oggi le trattative stentano a decollare, e gli stessi giocatori preferiscono attendere per trovare la miglior collocazione possibile. Per l'Udinese non è nemmeno facile girare come in passato i giocatori all'interno della propria holding, tra il Friuli, Watford e Granada dato che molti esuberi hanno già intrapreso quel percorso negli anni passati. In breve in uscita quindi il mercato è ancora molto bloccato ed operare in queste condizioni appare assai difficile ma il primo pensiero è quello di sfoltire la rosa. La priorità quindi è cedere per poi riparitire con un nuovo ciclo di giocatori. Il diktat societario è ben preciso: vendere e poi in caso si compra.


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