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Okoye il più acclamato dai tifosi: l'Udinese deve ripartire anche da lui

di Gabriele Foschiatti

Nella passata stagione l'Udinese ha affrontato un campionato molto complicato. Nel corso dell'anno ci sono stati parecchi avvicendamenti, in panchina ma anche in campo. Uno di questi è stato il cambio tra i pali, dove Maduka Okoye è riuscito a conquistarsi il posto da titolare. Il portiere classe 1999 in poco tempo è diventato uno dei beniamini dei tifosi, conquistandosi il loro affetto a suon di interventi importanti.

Nell'allenamento aperto del Bruseschi il nativo di Dusseldorf è stato tra i più acclamati dalla folla bianconera accorsa ad abbracciare i suoi beniamini e non c'è dubbio: per i tifosi è lui uno degli uomini da cui ripartire. Anche la società pare convinta e intenzionata a muoversi in questa direzione. Le voci di mercato infatti parlano dell'arrivo di un giovane profilo da affiancargli, non di un numero 1 fatto e finito da cui ripartire. 

I margini di miglioramento nel profilo del giocatore nigeriano sono evidenti e si è scelto di dargli il tempo di crescere. Il fisico è quello giusto: longilineo ed esplosivo, con i suoi 197 centimetri Okoye può arrivare ovunque. Certo, tecnicamente c'è molto da fare. Il suo stile, molto istintivo, è certamente efficace, ma può crescere in fondamentali come presa e impostazione dal basso, per esempio. Nella passata stagione il problema non si poneva più di tanto, visto che non gli era chiesto grande palleggio, ma se Kosta Runjaic vuole costruire una squadra più tecnica anche il portierone dovrà migliorare sotto questo aspetto.

L'ambito in cui però deve crescere maggiormente sono le letture sulle palle alte. E' impossibile che con quel fisico e con quell'atletismo Okoye si faccia beffare come accaduto con Saelemaekers a Bologna. In una stagione difficile come quella passata errori del genere possono costare carissimo. Imperativo che il classe 1999 diventi una sicurezza per il reparto, non solo con i miracoli tra i pali ma anche con le letture, la vocalità e il carisma.

Fortunatamente dalla sua il portiere dell'Udinese ha talento e, soprattutto, il tempo. I numeri 1 hanno carriere mediamente più lunghe dei compagni di movimento e per raggiungere la maturità completa spesso hanno bisogno di qualche anno in più. I margini di miglioramento sono ampi e le lacune da colmare sono state individuate: se Okoye lavorerà nel modo giusto al termine della prossima stagione l'Udinese potrebbe avere un vero e proprio pilastro su cui costruire.


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