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Oggi il Consiglio Federale: come potrebbe ripartire la Serie A? In ballo anche playoff e playout

di Stefano Pontoni

Dopo l’annuncio di ieri del Ministro Spadafora sulla ripresa degli allenamenti di squadra, quella di oggi sarà un’altra giornata campale per il calcio italiano. Alle 12 infatti prenderà il via il Consiglio Federale indetto dal presidente Gabriele Gravina: i massimi vertici del calcio dovranno discutere della ripresa degli allenamenti, of course, ma anche e soprattutto tracciare una o più strade da seguire per l’immediato futuro. Le domande a cui cercare una risposta sono tante, ma due in particolare sembrano avere un peso specifico più importante delle altre: Come procedere se il campionato di Serie A potrà ripartire? Cosa fare se la situazione epidemiologica obbligherà a fermare tutto?

Playoff e playout idea per accorciare la stagione. Ma le società cosa pensano? Il presidente Gravina, fin dai primi giorni di stop del campionato, aveva in testa un’idea fissa: ripartire senza se e senza ma. Ovviamente con rispetto della salute e della situazione generale del paese, ma il pensiero di chiudere anzitempo la stagione senza verdetti di campo non lo ha mai sfiorato da vicino. E allora, come si potrebbe ripartire? Come detto il Consiglio Federale dovrà studiare soluzioni valide e attuabili nel caso in cui il 28 maggio, nella riunione con Spadafora in cui si deciderà una volta per tutte, dovesse arrivare il via libera alla ripartenza della Serie A. Ovviamente va per la maggiore l’idea di terminare regolarmente, senza stravolgimenti. Ma una partenza oltre il 13-20 giugno potrebbe costringere a tagliare qualche partita e allora l’istituzione di playoff-playout sarebbe la soluzione più caldeggiata. Come e perché, però, è ancora difficile stabilirlo: la prima idea circolata racconta di due mini tornei. Uno composto da 12 squadre che si giocherebbero lo Scudetto (scontri 5^-12^, 6^-11^, 7^-10^, 8^-9^ e prime quattro che entrano in gioco dai quarti di finale), uno dalle restanti 8 che lotterebbero per la salvezza. I problemi e le contestazioni però inevitabilmente non mancano: le tv non appoggiano un format che taglierebbe il numero di partite, alcune squadre vedrebbero obiettivi quasi raggiunti tornare improvvisamente in dubbio e altre rischierebbero di guadagnarci notevolemente. Chi e perché nello specifico: Juventus, Lazio, Inter e Atalanta dovrebbero giocarsi da zero la qualificazione in Champions. Fiorentina, Torino e Udinese avrebbero le stesse chanche di salvezza di Brescia e SPAL, mentre Cagliari, Sassuolo, Bologna, Parma, Verona, Milan e Napoli potrebbero clamorosamente rientrare in lotta per lo Scudetto.


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