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Oggi compie 37 anni Maicosuel, reso celebre dallo sciagurato cucchiaio contro il Braga

di Davide Marchiol

Compie oggi 37 anni Reginaldo de Matos Maicosuel, detto "O Mago", una vecchia conoscenza per l'Udinese e per i tifosi bianconeri. Arriva nell'estate del 2012 per 5,3 milioni dal Botafogo come rinforzo per l'attacco in vista dell'Europa. La compagine di Guidolin era infatti riuscita a qualificarsi per la seconda volta di fila ai preliminari di Champions League. Purtroppo proprio nella partita principe il brasiliano ha tradito le aspettative, segnando subito in negativo la sua avventura in Friuli

Contro il Braga nel preliminare infatti si va ai rigori. Siamo sul 2-2 nella lotteria e Maicosuel è chiamato a battere il terzo penalty. L'ex Botafogo opta per la scelta più azzardata, ovvero il cucchiaio. Il portiere dei portoghesi Beto non ci casca, resta in piedi e accoglie comodamente il pallone tra le sue braccia. Finisce così 5-6, con Ruben Micael che insacca l'ultimo rigore. Decisamente il modo peggiore per presentarsi e infatti mister Guidolin non la prende per nulla bene, ancora oggi ricorda l'episodio con amarezza. Tratto da una nostra intervista del 2020: "Passai una notte insonne, poi ancora un'altra, un po' alla volta riuscii a digerirlo... Io chiesi a chi ci aveva portato fin lì di battere i rigori, non tutti se la sentirono e quindi alla fine tirò Maicosuel. Il rigore è  uno stato d’animo, non contano tanto i piedi, alcuni non se la sentirono e può succedere, qualcuno pensò di fare il fenomeno ed è andata come è andata”.

Effettivamente dopo, passata l'amarezza per la seconda eliminazione consecutiva in due anni, si prova a valorizzare il brasiliano. Maicosuel però non riesce mai effettivamente a superare il momento, dando decisamente meno rispetto al talento che si era intravisto. Conclude la sua avventura in Friuli dopo un biennio fatto da 47 presenze e 4 gol tra campionato e coppe. Continua poi la sua carriera tra Brasile e gli Emirati Arabi, appendendo gli scarpini al chiodo nel 2018 a soli 32 anni. Una carriera che poteva essere magica, rovinata da un solo attimo di follia, che manda il brasiliano nel pallone. Talvolta purtroppo il calcio è anche questo.


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