Nota ufficiale della società
Si rende noto che – in relazione alla verifica tributaria a suo tempo compiuta dalla guardia di finanza e conclusasi nel giugno 2016 – è stata raggiunta un’intesa con l’Agenzia delle entrate anche in riferimento alle posizioni personali.
A fronte di una pretesa che si riferiva a un imponibile di circa 18 milioni di euro per 8 annualità dal 2007 al 2014, la pratica è stata chiusa con il versamento di circa euro 1 milione.
Va sottolineato che il signor Giampaolo Pozzo ha sempre regolarmente presentato le sue dichiarazioni dei redditi in Spagna, in relazione alle attività imprenditoriali svolte da decenni in quel paese. L’importo ora concordato costituisce dunque un’aggiunta rispetto a quanto effettivamente dovuto in base ai trattati internazionali contro la doppia imposizione fiscale.
Con questo passo – motivato solo dalla volontà di archiviare una situazione annosa – il contenzioso tributario è stato completamente definito.
Al termine di questa vicenda, si deve peraltro rimarcare come – dalla fine degli anni ’80 del secolo scorso – l’Udinese Calcio s.p.a. e i suoi azionisti siano stati oggetto di un monitoraggio continuo, che ha portato a versare un rilevante extra gettito fiscale ulteriore all’ordinaria attività sportiva.
La società ha così dovuto affrontare periodici e gravosi oneri straordinari per fronteggiare pretese sempre crescenti, che vedono nel mondo del calcio una mera fonte di liquidità e non una realtà sportiva da tutelare nell’interesse generale.