.

Non esiste nemico peggiore di una malattia, insieme ai campioni per combattere la SLA con il Comitato Marangone

di Redazione TuttoUdinese

Non esiste nemico peggiore di una malattia; qualcosa che ti colpisce da dentro e che rende impossibile la tua vita, a volte addirittura riesce a portartela via. Nel corso dei secoli i progressi della scienza hanno contribuito ad eliminare molte di queste piaghe, ma diverse di esse ancora oggi sopravvivono: un chiaro esempio lo è la sclerosi laterale amiotrofica, meglio conosciuta come la SLA. Questa patologia interrompe la trasmissione tra muscoli e cervello, rendendo possibile la respirazione solo grazie a una macchina.
La SLA si sviluppò in Stefano Marangone 15 anni fa, quando era un calciatore dilettante; da allora con la moglie Paola al suo fianco lotta per sopravvivere e per difendere i diritti di tutte le vittime di questa disgrazia contro i tagli del governo ai loro fondi. Infatti un malato nello stato di Stefano necessita di cure onerose, con costi che arrivano a approssimativamente 30000 euro, dei quali circa 20000 sono coperti dallo stato, mentre la restante somma viene raccolta grazie a degli eventi benefici resi possibili, in questo caso, dal “Comitato Marangone”.
 Uno di questi è il “derby pro-Stefano Marangone”: reso possibile dalla partecipazione di vari ex giocatori dell’Udinese, i quali quest’anno, mercoledì 31 maggio; sfideranno i vincitori del torneo “open” che si tiene oggi, sul campo di Mortegliano concesso gentilmente dal LavarianMortean. Per gli appassionati anche in questa edizione  è confermata la presenza di molte vecchie glorie del calibro di: Ametrano, Miano, Louhenapessy, Birtig, Brunner, De Agostini, Cinello, Fanna, Lugnan, Marcon, Orlando, Pellegrini, Peressutti, Pradella oltre a quella di diversi protagonisti contemporanei del calcio come Paulo Barreto, Zeljko Brkic, Felipe, Alessandro Calori, Valerio Bertotto e Paolo Poggi. Le novità sono rappresentate dal “gladiatore” Giampiero Pinzi, Andrea Lazzari e Damiano Ferronetti. Di fronte a tutti questi profili la vincitrice del torneo open avrà come rinforzo nelle proprie file  Mauro Milanese e Angelo Orlando membri di Inter forever. Al termine della gara il pubblico potrà cimentarsi nell’asta benefica.
Negli anni precedenti si sono visti sempre oggetti di prima fascia; basta pensare alla  maglietta ufficiale del Leicester City autografata da tutta la storica rosa dei più clamorosi campioni inglesi della storia; fornita da Gokhan Inler.
In quest’edizione i collezionisti potranno sfidarsi di fronte a: una maglia delle qualificazioni mondiali del 1978 di Giacinto Facchetti e donata dal figlio Gianfelice; la divisa di Mauro Icardi arrivata grazie al numero 1 Francesco Toldo e quella di un altro grande portiere: Samir Handanovic. Ci saranno anche le casacche biancocelesti di Dusan Basta e Ciro Immobile, quelle dei campioni d’Italia Gonzalo Higuain e Leonardo Bonucci; queste ultime due giunte grazie alla collaborazione di uno membri dello staff di Allegri: Maurizio Trombetta. Quest’anno Inler ha contribuito dalla Turchia con maglia del Besiktas e i suoi scarpini personalizzati; dalla Grecia Brkic dona la sua divisa del Paok Salonicco e Pizarro fa arrivare dal Cile quella dell’Universitad de Chile. Infine anche i bianconeri Thereau e Felipe hanno partecipato assieme all’ex Barreto il quale oltre alla sua maglia granata ha concesso pure quella di Claudio Marchisio, scambiata nell’anno del primo scudetto juventino targato Conte.
Questo doppio evento rappresenta per tutti una grande opportunità per entrare in contatto con dei protagonisti di quel calcio genuino, inteso come sport e non come business, fatto di uomini e giocatori che non esitano di fronte a chiamate in onore dei meno fortunati. Anche noi tutti possiamo essere dei “campioni” il 27 e il 31 maggio, con la partecipazione, con una donazione e con un sorriso per far vedere a Stefano e Paola come di fronte a questo nemico non siano soli.
 


Altre notizie