Niente patrocinio per Italia-Israele: la scelta di De Toni continua a far discutere
Il comune di Udine ha scelto di rifiutare il patrocinio del match di Nations League tra Italia e Israele, in programma il prossimo 14 ottobre al Bluenergy Stadium. La decisione è stata presa dal sindaco Alberto Felice De Toni, che come riportato dal Messaggero Veneto ha dichiarato: "E' stata una decisione sofferta e di prudenza. Per Udine ospitare una partita di calcio è sempre un onore. La nostra scelta poteva essere diversa solo se ad oggi fosse stato annunciato un "cessate il fuoco". Dare il patrocinio come se non esistesse una guerra sarebbe stato come mettere la testa sotto la sabbia. La volontà è quella di tenere Udine a distanza da divisioni e scontri riguardo temi di geopolitica su cui un'amministrazione comunale non ha voce in capitolo, salvo sperare che il conflitto cessi al più presto nell'interesse dei civili". E poi un precedente: "Nel 2022 la Federbasket e il Coni hanno rifiutato di far giocare a Pesare la partita di basket fra la Nazionale italiana e quella russa come sostegno all'Ucraina. Sport e politica non possono essere separati solo quando fa comodo".
La scelta del primo cittadino ha trovato una forte opposizione, in primis da Massimiliano Fedriga che ha invece subito comunicato come la Regione Friuli Venezia Giulia sarebbe prontissima ad accordare il proprio patrocinio. Anche l'assessore regionale al bilancio Barbara Zilli ha detto la sua: "Dopo il caso Maignan la giunta comunale di Udine è nuovamente nel pallone". Più diretto ancora l'attacco dell'opposizione. Antonio Calligaris, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, ha definito la scelta "un'assurdità". Toni duri anche da parte di Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d'Italia: "E' evidente che il sindaco e la sua maggioranza di sinistra hanno seri problemi con il mondo del calcio. Solo così posso dare una spiegazione alla decisione di negare il patrocinio per Italia-Israele. La regione sarebbe ben disponibile ad accordare il prorpio patrocinio, quindi invito il gruppoo consiliare di Fdi Udine a presentare una mozione in questo senso".
Persino gli alleati, politicamente parlando, di De Toni paiono contrari. Isabella De Monte e Maria Sandra Telesca hanno dichiarato: "Siamo totalmente contrarie alla decisione del sindaco di Udine. Una scelta gravissima e censurabile. Lo sport deve avere sempre l'obiettivo di unire. Israele è un paese democratico e non deve essere "ghettizzato". E' anche con decisioni così sconsiderate che si alimenta un intollerabile clima di antisemitismo nel paese".
Ad oggi non c'è stata ancora alcuna dichiarazione ufficiale da parte della FIGC. Il presidente del comitato regionale FIGC, Ermes Canciani, ha però preso una posizione chiara: "Ci siamo rimasti male, anche per i valori che la Nazionale incarna".