Morte Enzo Ferrari, il ricordo di Causio: "Arrivai a Udine solo per lui"
Franco Causio ha ricordato sulle pagine del Messaggero Veneto Enzo Ferrari, allenatore dell'Udinese dal 1981 al 1984 scomparso ieri all'età di 82 anni. Il Barone aveva prima avuto Ferrari come compagno di squadra al Palermo e poi come allenatore a Udine: "Ho perso un fratello, una persona eccezionale che mi ha aiutato quand’ero ragazzo a Palermo e che poi mi scelse come uomo a Udine. Non sarei mai venuto a Udine se non ci fosse stato Enzo a convincermi, assieme a Dal Cin. Mi disse che in Friuli mi sarei solo potuto divertire e che sarebbe stato anche il modo migliore per dare una bella risposta alla Juve dalla quale ero appena andato via".
Causio ricorda come è stata costruita quell'Udinese che tutti i tifosi ricordano con affetto: "Mi scelse anche per dare una mano fuori dal campo, con tanti ragazzini come Gerolin, Borin, Papais e Miano a cui bisogna dare l’esempio. A Tarvisio, in preparazione, mi diede il compito di tirare il gruppo assieme a Clemente Zat. Enzo insegnava molto ai ragazzi, mentre a noi esperti ci dava carta bianca. A me e Zico, per esempio, diceva di andare in campo e di giocare come volevamo anche perché non avrebbe avuto niente da insegnarci. Fu una bella Udinese e affatto difensivista perché giocavamo con un 4-2-3-1, con Gerolin e Miano in mezzo, io a destra, Mauro a sinistra e Zico alle spalle di Virdis".
Il ricordo di Causio poi si fa più personale, sul rapporto che l'ha legato al suo arrivo a Palermo: "Arrivai in prestito dalla Juventus e Enzo mi prese subito sotto la sua ala e mi accudì come sa fare un fratello maggiore. Ero un ragazzino, giocavo e non giocavo, e ricordo bene tutti i suoi consigli, sul come stare in campo, come comportarmi. Non ero neanche il solo che prese a cuore, visto che dividevamo l’appartamento anche con un altro compagno. Dividevamo tutto, dagli allenamenti al tempo libero, ai pasti".