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Meroi: "Ho visto una squadra che ha bisogno dello psicologo. Poco elegante oscurare Guidolin"

di Stefano Pontoni

Massimo Meroi, giornalista sportivo del Messaggero Veneto e della Gazzetta dello Sport, è stato ospite della trasmissione Spazio Sport. Con lui abbiamo fatto commentato la vittoria dell'Udinese contro il Pescara.

"Ho visto una squadra che ha bisogno dello psicologo, che gioca con la paura. Pronti via benino, dalla traversa di Caprari la squadra ha smesso di giocare, sbagliando moltissimo. Ho visto perdere troppi palloni. I due attaccanti, Zapata e Thereau, per esempio, hanno fatto una partita veramente contraddittoria. Hanno fatto si i tre gol ma per il resto non l'hanno beccata mai. C'è poi il dilemma Kums. Va bene che si debbe ancora ambientare ma è un giocatore di 28 anni e di livello europeo che ha giocato la Champions. Sono un po' di partite che fatica a crescere e ad integrarsi. A livello di leadership non è ci sia tanto".

Presente ieri al Friuli anche Guidolin: "Mi è sembrato strano che la tv della società non abbia dedicato un secondo al ritorno di Guidolin. La trovo una cosa poco elegante. L'allenatore che ha fatto la storia e che ha fatto guadagnare tanti soldini alla società meritava un'accoglienza migliore da parte della società. Che la tv societaria oscuri Guidolin mi fa pensare che a certi piani alti non abbia fatto piacere questa visita. Qualcuno pare abbia detto che non era un gesto elegante nei confronti di Delneri. Chi dice così non capisce di calcio. Se ci fosse stato in panchina Iachini e si giocava la permanenza poteva essere una presenza ambigua, ma appena cambiato allenatore, un friulano tra l'altro che ha fatto bene alla prima partita e che è ben voluto dalla piazza, non vedo nessun ambiguità. Guidolin ha saputo stare al suo posto e anche la curva è stata politicamente corretta con un coro prima per Delneri e poi per lui. Evidentemente c'è stato un input".

Chiusura sul mister Balic: "Un mistero. Se con tutti gli allenatori questo ragazzo non ha mai giocato un minuto in A un dubbio sorge. C'erano occasioni per farlo giocare, anche per capire come si muove. Si vede che non è considerato pronto. Era stato comprato per giocare da regista davanti alla difesa. Quel ruolo è complicato, devi avere personalità e qualità sia tecnica che tattica. Balic finché non lo vediamo non possiamo giudicarlo. L'allenamento è una cosa diversa".


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