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Masina: "Ci creiamo da soli dei fantasmi. È una questione di testa"

di Stefano Pontoni

Momento delicato in casa Udinese, 0 vittorie nelle prime 8 giornate di campionato. A fare il punto in casa bianconera è stato Adam Masina. Queste le parole rilasciate dal difensore ai microfoni della tv ufficiale del club: “Sappiamo che sarà una stagione difficile, ma dobbiamo lottare insieme: squadra, tifosi e società. La Seria A è dura e tanti ragazzi sono arrivati dai campionati esteri. La gente sa quanto sia complesso adattarsi alla massima espressione del calcio italiano”. Una delle difficoltà principali è proprio la mancanza, per mercato o infortuni, di leader che permettano ai neobianconeri di adattarsi allo stile di gioco di mister Andrea Sottil. “Quando arrivai io a Udine c’erano già giocatori che giocavano col 3-5-2 in una certa maniera. Mi attaccai a Bram Nuytinck e Rodrigo Becao e dissi loro che avrei imparato tutto il necessario per fare il braccetto di sinistra. Un giovane che arriva il 30 agosto e due settimane dopo viene messo in campo ha bisogno di tempo per capire le giuste dinamiche e i movimenti. 

Vedo una squadra che si crea dei fantasmi. Sono appassionato di dati e ho studiato le nostre performance, non si può dire che la condizione fisica non ci sia. È un fattore di testa: quando vediamo che le cose non ci vengono andiamo in difficoltà. Sapevamo che sarebbe stato un anno zero per via del ringiovanimento della rosa. Se si deve lottare da qui fino alla salvezza, si farà. Ci sono tanti giocatori nuovi che saranno dei fuoriclasse, oggi sono qui all’Udinese e dobbiamo lottare insieme.

Dobbiamo restare uniti. Se ci arrabbiamo l’uno con l’altro la situazione peserà di più. Dobbiamo rimanere lucidi, mantenere l’equilibrio e capire che sarà un’annata difficile, ma che faremo di tutto per concluderla bene. Non abbiamo mai dato segnali di essere contro il mister. Lui è sempre stato dalla nostra parte e viceversa, ci siamo detti e ridetti che ne dobbiamo venir fuori lavorando. Speriamo di fare tre punti col Lecce. Mi sto consultando giornalmente con lo staff medico per arrivare a una convocazione e mettermi progressivamente a disposizione.
 

Lucca? È un giovane di prospettiva. Ha un futuro importante, al momento ha il peso in attacco di un’intera squadra al suo esordio in Serie A. Dobbiamo dar tempo al ragazzo, sbagliando imparerà. Diamogli la possibilità di farlo, così ci porterà i gol. Kristensen? L’ho visto molto bene, ha personalità nonostante l’età. Nel momento difficile in cui siamo ha deciso di giocare semplice, dimostrando grande intelligenza tattica, ricoprendo un ruolo non suo. È importante che ci siano anche queste persone qui nello spogliatoio. Non ha avuto apprendistato, fortunatamente è un giocatore di qualità. Ha ripagato la fiducia”.
 

In questo momento mi sento in difetto non aiutando i miei compagni in campo. Vedo tante piccole imperfezioni fatte per paura che con una parola in più si potrebbero correggere. Ho fatto tanti errori nella mia carriera, posso evitare loro di farlo. Nehuen Perez e Jaka Bijol sono due leader, abbiamo bisogno che tirino fuori tutto ciò che hanno, ma sono giovani anche loro, parlano lingue diverse e non è facile. L'importante è essere un gruppo compatto, dall’inizio alla fine. La parola che dobbiamo portarci a casa stasera è ‘consapevolezza. La consapevolezza che, remando tutti nella stessa direzione, verremo fuori insieme da queste difficoltà”.


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