Mandragora: si scrive recompra, si legge comproprietà
Fonte: Ivan Cardia
Si scrive recompra, che in italiano sarebbe riacquisto, ma si legge comproprietà. O premio di valorizzazione, a seconda di come la volete interpretare. Dal 1° giugno la FIGC ha introdotto in via ufficiale il diritto di riacquisto nel nostro ordinamento calcistico, quattro anni dopo la scomparsa delle comproprietà, o compartecipazioni se vogliamo essere precisi. Il meccanismo è diverso, la finalità però è molto simile. E il trasferimento di Rolando Mandragora dalla Juventus all'Udinese, in attesa che le cifre siano rese note in modo ufficiale, ne è l'ultima conferma.
I friulani, stando alle indiscrezioni fin qui trapelate, verseranno 20 milioni di euro alla Juve. Che però non molla il promettente centrocampista napoletano, e anzi ha concordato un prezzo molto basso per il riacquisto: 24 milioni, appena quattro in più. Tanto basso da far immaginare che il ragazzo, salvo sorprese, tornerà alla base. In sintesi: Mandragora avrà l'occasione di giocare titolare a Udine, dopo un'ottima stagione al Crotone. A tal proposito, 20 milioni non sono neanche troppi: il Cagliari, per esempio, ne chiede 50 per Barella, classe '97 come Mandragora. L'Udinese porta a casa uno dei migliori talenti del nostro campionato, spende dei soldi ora ma considerato l'ammortamento ha comunque la possibilità di realizzare una discreta plusvalenza in un futuro non troppo lontano. La Juventus incassa nell'immediato un'ampia plusvalenza e per il futuro tiene comunque il controllo sul giocatore. I bilanci di entrambe sorridono, e tutta l'operazione ha comunque un senso a livello sportivo.
Nel caso delle comproprietà, il meccanismo era appunto leggermente diverso: le due società "dividevano" il cartellino del giocatore per un certo periodo di tempo, al termine del quale, se il ragazzo aveva fatto bene, di solito la società più grande procedeva al riscatto, a un prezzo superiore al doppio di quanto incassato per la metà del cartellino uno o due anni prima. Felice l'una, felice l'altra. Lo stesso risultato della recompra, con la possibilità per entrambe le società di mettere a bilancio una plusvalenza. Ora la Juventus, domani l'Udinese. Ora la Roma, domani l'Atalanta. Nei giorni scorsi, per esempio, Marco Tumminello si è trasferito dai giallorossi agli orobici, e qui le cifre sono ufficiali: 5 milioni alla Roma subito, riacquisto fissato a 13 o 15 milioni a seconda della stagione in cui dovesse avvenire. Una forbice più ampia di quella del trasferimento di Mandragora (nel cui caso, per chiarezza, ripetiamo che le cifre non sono ancora state rese note con relativo comunicato ufficiale): 4 milioni rendono più lampante che in fin dei conti dietro la formula riacquisto si è tornati alle comproprietà. E il gioco (più che legittimo, nessuna obiezione) è presto spiegato.