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Malecki (vice Runjaic): "Vogliamo cambiare la filosofia della squadra, tanto lavoro da fare"

di Davide Marchiol

L’Udinese è partita benissimo in questa Serie A, ottenendo 10 punti in quattro giornate. Un avvio frutto anche del lavoro del nuovo staff capeggiato da mister Kosta Runjaic. Ai microfoni di Tvp Sport Przemyslaw Malecki, vice del tecnico, ha commentato questi primi mesi in Friuli. Queste le sue parole riprese dal Messaggero Veneto. “Abbiamo tanto lavoro davanti a noi per cambiare la squadra, arrivando all’Udinese eravamo convinti che la squadra potesse crescere, ma ciò che sta accadendo ha superato anche le nostre aspettative. Siamo soddisfatti ma teniamo bene i piedi per terra. Quando abbiamo iniziato il nostro lavoro a Udine, abbiamo analizzato la scorsa stagione. La squadra subiva delle reti nelle fasi finali di molti incontri, così aveva perso molti punti. Ora abbiamo invertito la tendenza. È solo la quarta giornata, c’è molto lavoro da fare per cambiare la squadra che nel precedente torneo si è salvata soltanto all’ultimo turno”.

Il lavoro fatto in queste settimane:

“Abbiamo migliorato la fase difensiva, siamo più attivi, aggressivi, a volte utilizziamo il pressing alto, in precedenza l’Udinese aspettava l’avversario, adesso, nel limite delle possibilità, proviamo a giocare più alti. Nei precedenti incontri dominava la squadra rivale, adesso col tempo proviamo a mantenere il possesso palla e a iniziare l’azione. La gara di lunedì riflette questo, su cosa stiamo lavorando. L’obiettivo è che l’Udinese non lotti per la salvezza sino all’ultima giornata”.

L’arrivo all’Udinese:

“Da quel che so le nostre gare in Conference League col Legia hanno attratto l’attenzione dell’Udinese. Non riguarda solo il risultato, ma anche il modo in cui l’avevamo ottenuto. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto la proposta da ‘mister Kosta’. Dopo il suo esonero ero rimasto al Legia, lavoravo nello staff di Goncalo Feio, ma con Kosta ero sempre in contatto. A stagione finita mi ha chiamato dicendomi che sarebbe potuta arrivare una super offerta. Dopo un po’ svelo i particolari. Quando sentii che riguardava l’Udinese e la Serie A mi tremarono le gambe per l’emozione. Analizzai con mia moglie pro e contro. Da molti altri posti di lavoro è più facile dire addio rispetto al Legia. Decidemmo, tuttavia, di andare a realizzare i nostri sogni. Il club capii che a un giovane allenatore polacco era stata data una chance che non sarebbe potuta più tornare. E questo rappresenta un riconoscimento anche pr il Legia. Kosta disse che la decisione più difficile la presi passando da Poznan a Varsavia, quindi non c’era da avere paura”.

L’ambientamento:

“Qui noi polacchi siamo molto apprezzati e considerati dei buoni lavoratori. Sono in Italia con mia moglie e mio figlio di due anni, abbiamo affittato un appartamento. Studiamo italiano e Kosta capisce il polacco. A volte scherza, dice che qui usa più parole della nostra lingua rispetto a quando era in Polonia. Vogliamo studiare italiano soprattutto per la nostra crescita, visto che l’Udinese è la squadra più internazionale della Serie A e in spogliatoio a oggi parliamo in inglese”.


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