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Lo stadio di proprietà rende: l'ultima ricerca svela i numeri

di Stefano Pontoni

Udine è uno dei pochi esempi virtuosi nel panorama calcistico italiano, uno degli stadi di proprietà in una nazione che fatica a dare una svolta a un modello di business fondato spesso e volentieri soltanto sulla gestione di strutture pubbliche che non sempre riescono a garantire degli standard tecnologici di alto livello.

Non solo: avere uno stadio di ultima generazione permette anche alla società di incassare molti più soldi, come racconta l’attenta analisi fatta da Express VPN a riguardo. Guardando ai dati del 2023 (quelli consolidati di questa annata arriveranno soltanto tra qualche mese), si nota come in Italia soltanto cinque squadre riescano a “sfondare” il tetto dei 20 milioni di euro incassati in un intero anno solare - con alcune squadre che riescono ad andare ben oltre e con il paradosso delle due primatiste, quelle che fanno meglio, che sognano in realtà di costruire un nuovo stadio per far salire ancora di più le cifre portate a casa dal matchday. Di seguito la classifica completa delle 20 squadre che hanno partecipato alla Serie A 2023-24:

1° posto: Inter, 79 milioni di euro

2° posto: Milan, 72,8 milioni di euro

3° posto: Juventus, 61,5 milioni di euro

4° posto: Roma, 49,2 milioni di euro

5° posto: Napoli, 37,9 milioni di euro

6° posto: Lazio, 17,9 milioni di euro

7° posto: Fiorentina, 14,1 milioni di euro

8° posto: Lecce, 8,8 milioni di euro

9° posto: Salernitana, 8,6 milioni di euro

10° posto: Udinese, 8 milioni di euro

11° posto: Atalanta, 7,2 milioni di euro

12° posto: Bologna, 6,4 milioni di euro

13° posto: Sampdoria, 4,6 milioni di euro

14° posto: Cremonese, 4,5 milioni di euro

14° posto: Torino, 4,5 milioni di euro

14° posto: Verona, 4,5 milioni di euro

17° posto: Sassuolo, 3,7 milioni di euro

18° posto: Spezia, 3 milioni di euro

19° posto: Empoli, 2,8 milioni di euro

20° posto: Monza, 2,7 milioni di euro

Tottenham Hotspur Stadium – il modello più all’avanguardia in Europa 

Se passiamo poi al paragone con le strutture di ultima generazione, non possiamo non citare lo stadio del Tottenham Hotspur, ufficialmente chiamato Tottenham Hotspur Stadium, che è un vero gioiello dell’architettura sportiva moderna e una delle strutture più all’avanguardia nel mondo del calcio. Inaugurato nel 2019, ha rapidamente guadagnato una reputazione eccezionale per la sua progettazione innovativa e la vasta gamma di servizi offerti: costruito sulle rovine del vecchio White Hart Lane, demolito nel 2017, il nuovo stadio degli Spurs è una struttura avveniristica con oltre 62.000 posti. Ideato seguendo la visione del presidente Daniel Levy, l’impianto è stato progettato per essere operativo tutto l’anno, non solo nei giorni di partita. Il progetto, dal costo di oltre un miliardo di euro, ha richiesto più di due anni per essere realizzato e rappresenta un equilibrio tra accessibilità e lusso. Circa 8.000 posti sono dedicati alle esperienze Premium, che spaziano dall’H Club, un esclusivo Members’ Club con cucina stellata, al Tunnel Club, dove pareti in vetro offrono una vista unica sul tunnel che collega gli spogliatoi al campo, con posti a sedere dietro l’area tecnica. Questa innovazione offre ai tifosi un accesso senza precedenti al dietro le quinte del match.

Per chi cerca opzioni più accessibili, esistono comunque esperienze Premium più economiche, arricchite da ristoranti di alta qualità. Per rimuovere il fondo in erba – visto che lo stadio ospita un sacco di eventi aggiuntivi oltre a quelli calcistici – ci sono 68 motori che percorrono un sistema di binari (simile alla soluzione adottata al nuovo Bernabeu di Madrid). Il manto erboso viene conservato in un apposito magazzino, dove può rimanere per un massimo di dieci giorni prima che l’erba inizi a deteriorarsi. Un altro aspetto cruciale riguarda la capienza dello stadio: dopo un’attenta analisi della propria fan base e della sostenibilità economica legata ai prezzi, il Tottenham ha deciso di puntare su un impianto da poco più di 62.000 posti. La maggior parte di questi, circa 42.000, sono destinati ai tifosi con biglietti “General Admission”, mentre 8.000 posti sono riservati alle esperienze Premium. Questa configurazione permette al club di generare, durante i giorni di gara, ricavi medi di circa 5 milioni di sterline, includendo sia gli introiti dello stadio sia quelli delle attività collaterali. Un esempio a cui ispirarsi e, per chi riesce, da seguire.


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