Lega SerieA - A tu per tu con Giampiero Pinzi
Fonte: legaserieA.it
Gli oltre dieci anni passati ad Udine non hanno alterato minimamente le sue radici romane e per tale motivo, questo non sarà un fine settimana come un altro per Giampiero Pinzi, cresciuto nel settore giovanile della Lazio. "Mi ritengo fortunato perché sono ancora molto affezionato alla Lazio, anche se quando giochiamo contro non mi sento più in soggezione verso di loro. Ma quando c'è il derby sono sempre e sarò sempre molto teso"
Anche se all'epoca eri molto giovane, hai fatto parte dellaLazio che ha vinto lo scudetto nella stagione 1999/2000. Attualmente invece sei il vice-capitano dell'Udinese. Che sensazione si prova a segnare contro lasquadra che hai sempre sostenuto? "Quando ho segnato contro la Lazio ho esultatop erché ho sentito l'esultanza dei miei tifosi ed ho voluto condividere questa gioia con loro, ma volendo avrei potuto anche dare palla al centro dove il mio compagno di squadra era in agguato per metterla dentro..."
Sicuramente, come ogni buon tifoso della Lazio, conoscerai perfettamente il significato del derby di Roma… "Nel corso degli anni sono riuscito a tenere un po' più a bada le mie emozioni, ma prima di allora alla sola vista della Roma mi infiammavo. Certo, ancora non riesco a dire che il derby di Roma è una partita come un'altra, ma sicuramente non sono più così teso come una volta"
C'è anche un'altra ragione che fa della 31ª Giornata un fine settimana speciale te. Domenica infatti affronterai il Chievo, che è l'unica altra squadra in cui hai giocato nella tua carriera da professionista e dove hai avuto come allenatore Mimmo di Carlo. C'è qualche allenatore in particolare che devi ringraziare per i risultati che hai ottenuto in carriera? "Tutti gli allenatori che ho avuto sono stati importantissimi per la mia carriera. A cominciare da De Canio il primo anno ad Udine, che è stato molto comprensivo con me quando ho sofferto un po' il trauma di essere andato via di casa a 19 anni e buttato improvvisamente nella mischia in Serie A TIM. Un altro è sicuramente Spalletti,che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto migliorare tanto, e insieme al quale abbiamoanche raggiunto alcuni risultati importanti. Anche Di Carlo è stato un allenatore molto importante perché mi ha riportato in carreggiata dopo una serie di infortuni. E poi Guidolin, lui è stato come la ciliegina sulla torta"