Le pagelle di Udinese-Napoli, Messaggero Veneto - Allan da applausi, bravo Piris
KARNEZIS 7 - Semplice bloccare il sinistro telefonato di Michu, vede sfilare il destro a giro di Gargano che si stampa sul palo esterno. Nella ripresa sfodera un paio di interventi di grande qualità su Higuain e Calllejon. Specialmente sul secondo sfodera un riflesso da portiere vero. Tra i pali l'Udinese ha trovato un giocatore importante.
WIDMER 6 - Nel primo tempo soffre un po' Insigne, nella ripresa cresce almeno a livello difensivo. Non altrettanto in fase di spinta: sembra che il pallone gli scotti tra i piedi. Nel finale libera bene l'area a pochi passi dalla porta di Karnezis e costringe Callejon all'ammonizione.
HEURTAUX 6,5 - In Francia faceva il centrale di destra nella difesa a 4, ruolo che ha ricoperto ieri. Tende ancora a litigare un po' troppo con il pallone tra i piedi, ma in chiusura è un portento: almeno tre i corpo a corpo vinti contro quel Satanasso di Higuain
DANILO 7 - Il migliore in difesa per come gestisce tutte le situazioni calde e poi ha il grande merito di andare a segnare il gol della vittoria con una zampata da incallito frequentatore delle aree di rigore. Non era così semplice centrare la porta con il piattone sinistro da posizione defilata, lui ci è riuscito. Corre a festeggiare con Stankovic. Cosa c'era in ballo?
PIRIS 7 - Sollecitato dalle avanzate di Zuniga, si mette in evidenza per una puntuale diagonale completata con una chiusura di testa. Poi sparacchia da trenta metri un tiro non bello da vedere. Nella ripresa aumenta i giri del suo motore e regge l'impatto quando se la deve vedere con Callejon. Sarà una pedina preziosa nel corso della stagione.
BADU 7 - Dopo 10' fa partire un destro che passa ad un metro dalla porta napoletana. E' sicuramente il bianconero che gioca con meno paura, anche se pure lui a volte si fa tradire dalla frenesia. Nella ripresa continua a giocare su frequenze alte, peccato che a volte ecceda un po' in egoismo. Ma se gioca sempre così, è dura togliergli il posto.
ALLAN 7,5 - Stramaccioni decide di schierarlo davanti alla difesa, e inizialmente la scelta non sembra pagare. Poi alla lunga il brasiliano diventa fondamentale nella gestione del pallone con alcune percussioni centrali e soprattutto in fase di chiusura con un paio di recuperi addirittura strepitosi con i quali si guadagna l'ovazione del Friuli.
GUILHERME 6 - Dopo averlo visto all'opera in più di una occasione la sensazione è che si trovi più a suo agio nel ruolo di 'volante' davanti alla difesa piuttosto che come mezzala. A fine primo tempo sparacchia un destro altissimo e non vede Totò smarcato nei 16 metri napoletani. Consapevole che sarà una gara di sacrificio, nella ripresa tende più a gestire che a tentare la giocata.
KONE 6 - E' lui l'uomo preposto a stare più vicino a Di Natale ma il possesso palla del Napoli lo porta a sacrificarsi in continui ripiegamenti. Nella ripresa favorito anche dall'atteggiamento della squadra, gioca più palloni e non solo nella sua metà campo.
BRUNO FERNANDES 6 - Trequartista? Non esattamente. Si allarga stabilmente a sinistra per prendersi cura di Maggio. Nel primo tempo sbaglia tanti appoggi, alcuni anche semplici, nella ripresa gioca in maniera più incisiva e porta un buon contributo di dinamismo e generosità. Poi Strama decide di giocare la carta Thereau. THEREAU 6 - Porta se non altro fortuna, perchè entra pochi secondi prima che Di Natale calci la punizione che porta al gol. Coincidenza a parte, con la sua prestanza fisica fa sì che i lanci lunghi dei difensori friulani non risultino facile preda degli avversari. Ha la palla per il possibile raddoppio, ma ritarda la conclusione.
DI NATALE 6 - Non riceve un pallone giocabile che sia uno per tutto il primo tempo. Su azione da rimessa laterale, per disperazione, cerca la conclusione al volo ma spedisce il pallone in curva. Nella ripresa Kone gli disegna un bel corridoio ma è costretto a calciare troppo lontano dalla porta. Batte la punizione-vittoria. MURIEL S.V. - A dieci minuti dalla fine prende il posto di Di Natale. Ha l'occasione di partire in contropiede, ma proprio in quell'istante l'arbitro fischia la fine.