La Serie A sette giornate dopo. Come sette giornate prima
a sorpresa è il Chievo Verona, a meno cinque dalla vetta occupata dalla Juventus. Il Milan che tiene alta la cresta nonostante le montagne russe cinesi, la Lazio che dopo tanti cambiamenti ed il caos panchina è lì nei piani alti della classifica. Poi, al netto di una Fiorentina che pur con una gara in meno sta zoppicando e faticando, di un'Inter che è al pari del Torino e già a meno sette dalla Juventus, nessuna sorpresa. La classifica sette giornate dopo è quella di sette giornate prima. Quella che in molti si attendevano: la Juventus che è in fuga, davanti a tutti, il Napoli al secondo posto. Un folto gruppo di squadre a giocarsi la Champions, pur con l'Inter in difficoltà, ma con la Roma sempre lì, ad inseguire le prime due. Milan e Lazio sono due squadre che hanno tenuto duro nonostante le difficoltà d'estate, il Chievo la bellissima storia che oramai è vietato chiamare favola. Il Sassuolo resiste, stavolta più in basso, anche perché deve prender le misure dopo l'esordio europeo. In basso alla classifica ci son quelle che, posizione più, posizione meno, i pronosticanti s'attendevano a inizio anno. Palermo e Crotone, un Empoli in difficoltà dopo le cessioni e la stagione di Giampaolo, il Pescara a giocar bene ma a dover prendere ancora le misure con la massima serie, l'Udinese senza più Di Natale e forse con troppi stranieri. Non ci sono grandi sorprese e novità. Le tessere del domino si spostano di poco, ma le gerarchie non s'inventano. Ci può essere la rivelazione, la grande novità. Chi crolla, chi risorge, ma sono dettagli all'interno di una classifica dove le aspettative son rispettate. Nel bene e nel male, anche sette giornate dopo.