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La proposta del calcio al governo per ripartire: togliere il divieto di pubblicità per le scommesse

di Stefano Pontoni

Nella giornata di domani il presidente Gabriele Gravina dovrebbe presentare al ministro dello sport Vincenzo Spadafora le prime richieste per affrontare l’emergenza. Poi, in una seconda fase, le parti parleranno anche di come ripartire e fra le proposte del sistema calcio al governo c’è quella di cancellare il divieto di pubblicità e di sponsorizzazioni delle aziende che operano nel comparto delle scommesse, una norma attiva da luglio e presente nel Decreto Dignità.

Le perdite stimate - Secondo l’Agcom, il calcio italiano con questa norma ha perso circa 100 milioni di euro. Il fronte audiovisivo 60 milioni. L’editoria fino a 40,8 milioni di euro, con evidenti ricadute anche in termini di occupazione. Una negazione totale che per l’Agcom va in contrapposizione con la realtà, anche considerando il fatto che solo 1 scommettitore su 5 arriva al gioco tramite questo tipo di pubblicità. Per far capire la portata del fenomeno, nel 2018 sono stati spesi 12,1 miliardi di euro in scommesse, di cui 9,1 legati al calcio.


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