La Coppa d'Africa si gioca: nessuno stop per pericolo ebola
Avanti come da programma. La Confederazione africana ha esaminato ieri la richiesta, arrivata dal Ministero dello Sport marocchino, di rinviare la prossima Coppa d'Africa visti i timori legati all'ebola ma l'Esecutivo ha deciso di mantenere il torneo nelle date previste, ovvero dal 17 gennaio all'8 febbraio. Una decisione frutto di varie riflessioni, come per esempio il fatto che gia' dallo scorso aprile, da quando e' esploso l'allarme, sono stati organizzati tornei e partite in tutto il Continente senza che ci siano stati casi di contagio.
La stessa Organizzazione mondiale della Sanità non ha mai suggerito la cancellazione dell'evento e poi, dei tre Paesi in cui l'epidemia è prevalente, solo la Guinea è ancora in corsa per qualificarsi alla fase finale e - ricorda ancora la Caf - giocherebbe comunque a Casablanca dove il rigido protocollo adottato dal Marocco in tema di salute non ha mostrato finora lacune. Lo stesso Marocco, tra l'altro, ospiterà a dicembre il Mondiale per club dove è coinvolta la squadra di un Paese, la Spagna, dove è stato accertato un caso di ebola. E in quell'occasione è previsto un afflusso di tifosi maggiore che per la Coppa d'Africa. Adesso, però, è attesa la risposta del Marocco che ha tempo fino all'8 novembre per confermare la sua disponibilità a organizzare il torneo. Tre giorni dopo l'Esecutivo della Caf, riunito al Cairo, annuncera' la sua decisione sulla sede.