L’Udinese delle scommesse: una stagione di successi
Fra le tante squadre di Serie A storiche, l’Udinese è forse quella dal passato più peculiare. Una società che, sotto il profilo del bilancio, si può dire che abbia fatto un giro sulle montagne russe, nonostante le ottime plusvalenze ottenute. Tuttavia, nel “conguaglio” degli ultimi 10 anni, l’Udinese è una delle poche squadre della Serie A italiana ad avere un utile in positivo, con ben 137,5 milioni di euro.
Sarebbe scontato fare i complimenti al loro management, che specialmente negli ultimi anni ha saputo rendere l’Udinese Calcio una squadra sostenibile, grazie a una politica di scouting pressoché imbattibile. Dopotutto stiamo parlando della stessa realtà di Di Natale, di Sanchez, Amoroso, Iaquinta, Quagliarella… un talento dietro l’altro, scoperto talvolta proprio dai friulani, che anche per la stagione 2024/2025 hanno saputo trovare la quadra, oltre che qualche nuovo talento.
Sarà l’aria di Udine, ma guardando alle prestazioni dei giocatori non si può che confermare la saggezza degli investimenti del club, che a loro volta si riflettono in una corsa all’Europa League per nulla chiusa, con una posizione in top 10 a metà campionato e i bookmaker scatenati, come si può notare dalle occasioni per la Serie A su codicipromozionali365.it.
Una rosa giovane e competitiva, per fare felici tifosi e investitori
La strategia dell’Udinese appare chiara: aumentare il valore complessivo della rosa, che per questa stagione ammonta a ben 147,70 milioni di euro. Con questi accorgimenti la squadra ha preso il 13° posto tra i club di Serie A in termini di valore di mercato. Con un totale di 31 giocatori e un’età media di 25,7 anni, l’obiettivo appare preciso: puntare su giovani talenti da valorizzare e, come è successo già molte volte in passato, rivendere a cifre “importanti”.
Difficile copiare il successo di Alexis Sanchez, acquistato a 3 milioni nel 2006 e rivenduto a 26 milioni nel 2011, ma bastano anche plusvalenze più “normali” ai friulani. Va sottolineato anche come da anni l’Udinese investa in scouting internazionale, senza fermarsi ai confini italiani. Il risultato è presto detto: tolti sfortunati eventi come infortuni o prestazioni altalenanti, la maggior parte degli acquisti del management di Udine hanno, come si usa dire, “fruttato”.
Tra calciomercato e partnership: la partita a scacchi di Collavino
Del calciomercato dell’Udinese ne abbiamo parlato in abbondanza. Se ormai Samardžić è andato a far sognare Bergamo, ci sono ancora Bijol, Solet e chiaramente Lucca a trainare le prossime finestre di vendita. Tuttavia, il successo finanziario di Udine non si ferma qui. Sono state infatti, secondo alcuni, le partnership strategiche e gli investimenti che esulano dai giocatori a dare parte dei frutti della stagione in corso. Un merito che, ovviamente, riguarda anche il percorso che Collavino ha intrapreso sin dal 2009.
C’è stato ad esempio l’accordo biennale con la Banca 360 FVG. L’obiettivo è supportare la crescita del club con iniziative sostenibili a livello finanziario, a cui si aggiunge Bluenergy Group. L’azienda di gas ed elettricità è anche un ottimo biglietto da visita per l’Udinese, dal momento che si impegna sotto il fronte della sostenibilità ambientale.
Chiude il giro di boa il rinnovo, anche per il 2024/2025, con MEP Group. Un segnale chiaro di fiducia, da parte dell’azienda, nel progetto sportivo e gestionale della squadra. A livello commerciale, l’Udinese continua a rimanere attraente a molti, specialmente per quelle realtà che ne condividono i valori di innovazione e sostenibilità.
La Stadio Friuli, uno degli asset principali
Se a livello economico l’Udinese è, a conti fatti, un club solido e ben gestito, va ricordato che sono una delle poche squadre italiane in Serie A ad avere uno stadio di proprietà, con una concessione per 99 anni da parte della città di Udine. Rinnovato nel 2016, si può considerare un testamento di come la squadra friulana abbia evitato disgrazie finanziarie critiche che hanno invece colpito altre squadre di Serie A. Ad oggi lo Stadio Friuli (oggi Bluenergy Stadium) è uno degli asset principali del club, con ricavi sia dagli eventi che dalle attività commerciali situate all’interno ed esterno.
Questa situazione più che rosea ha quindi risvegliato la gran parte degli scommettitori, che guardano al futuro dell’Udinese con positività. Se lo scouting internazionale, la sostenibilità economica e l’espansione del brand attraverso le partnership continuerà come nelle precedenti due stagioni, continueremo a parlare molto bene delle finanze di Udine.
Quello che conta, però, è che questa situazione finanziaria così positiva abbia inserito l’Udinese in una lega di squadre prestigiose, e che potrebbe presto portare ad agguantare una posizione in Europa.