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L'Udinese del 2013: Muriel+Totò, difesa a 4 e...

di Davide Rampazzo

Domani, al netto dei sudamericani, la squadra si radunerà e sarà la prima occasione per valutare se la sorpresina di Guidolin altro non sarà che un cambio modulo. L'esigenza del mister è infatti quella di far coesistere Muriel e Di Natale davanti con le oggettive difficoltà del 3-5-1-1: Muriel, anche se ha detto che ama giocare lontano dalla porta, non è un trequartista e non è nemmeno un giocatore alla Sanchez. Inoltre la difesa a 3 che tante garanzie ha dato negli anni passati quest'anno è stata lacunosa: 26 i gol subiti in campionato, sommati ai tanti, troppi, subiti in Europa League suonano più di un campanello d'allarme. 
Guidolin ha spesso provato in allenamento la difesa a 4, pur non applicandola mai di partenza in nessun match; la squadra non sarebbe colta impreparata. Per rendere ancora meno traumatico il passaggio è possibile che all'inizio venga schierato Danilo a centrocampo nella linea dei 3, pronto a scalare centrale e ricomporre il 3-5-2 degli ultimi anni. Un'alternativa sarebbe il 4-2-3-1, del quale ha detto orgogliosamente Guidolin: "Sono stato il primo in Italia ad utilizzarlo".

 

 


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