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L'ex difensore Costacurta: " L'Udinese ha solidità ma poca fantasia"

di Giorgia De Marchi

Nella recente sfida tra Milan e Udinese, la squadra friulana ha mostrato grande solidità difensiva, ma senza i suoi uomini chiave, Florian Thauvin e Alexis Sanchez, è mancata quell'imprevedibilità che avrebbe potuto mettere in difficoltà i rossoneri. Nonostante la superiorità numerica per oltre un'ora, l'Udinese non è riuscita a sfondare, evidenziando un limite nella fase offensiva. A parlare della partita, in un'intervista del Messaggero Veneto, è stato l'ex difensore Alessandro Costacurta, che ha analizzato con lucidità gli episodi decisivi e la prestazione complessiva delle due squadre.

"Solidità, ma poca fantasia". Costacurta ha elogiato la compattezza dell'Udinese, sottolineando come la squadra sia "davvero ostica e difficile da battere", grazie a una struttura difensiva ben organizzata dal tecnico. Tuttavia, ha anche evidenziato la mancanza di creatività nel gioco offensivo: "Al di là dell'aggressività, è mancata molto la fantasia ed è stato un peccato, perché il Milan parte forte ma poi solitamente concede. Thauvin è l'ago della bilancia di questa squadra ed è mancato, ma non è stato il solo". In particolare, oltre al capitano Thauvin, anche Sanchez avrebbe potuto fare la differenza con il suo estro e le sue giocate imprevedibili.

L'assenza di queste due figure ha lasciato un vuoto nel reparto avanzato dell'Udinese, che non è riuscita a sfruttare al meglio le occasioni nonostante l'espulsione di un giocatore del Milan. "L'espulsione ha agevolato i bianconeri, ma senza Thauvin e Sanchez è mancata quella imprevedibilità che avrebbe potuto mettere in crisi il Milan", ha proseguito Costacurta.

Tra gli episodi discussi del match, l'Udinese ha lamentato un mancato rigore per un presunto fallo di Pavlovic su Kabasele. Costacurta, da ex difensore, ha espresso la sua opinione in merito: "No, a mio giudizio Kabasele è stato toccato dopo aver calciato il pallone. Il rigore sarebbe stato un regalo, come molti altri rigori vengono regalati nel nostro campionato, tra i quali ci metto anche quelli avuti dal Milan a Firenze prima della sosta. Dobbiamo ricordarci che il rigore è sempre una massima punizione, quindi il fallo deve essere netto e chiaro".

Un'altra polemica che ha coinvolto l'arbitro Chiffi riguarda il mancato cartellino a Touré per un pestone su Chukwueze. "Forse anche per questo episodio Chiffi è finito nel frullatore delle critiche", ha dichiarato Costacurta, aggiungendo però che Touré lo ha impressionato per la sua personalità. "Al di là dell'episodio, Touré mi ha impressionato, anche se deve stare attento alla frequenza dei suoi passi per non incappare proprio in interventi scomposti e rischiosi come quello sul rossonero".

Tra i giovani osservati, Costacurta si è soffermato su Iker Bravo, da cui si aspettava di più in una partita importante come quella di San Siro. "Mi sarei aspettato molto di più da Iker Bravo, a cui ho visto fare tante belle cose con l'Under 19 spagnola", ha commentato l'ex difensore, ricordando l'importanza di giocatori come Sanchez e Thauvin per garantire l'imprevedibilità necessaria per far fare il salto di qualità all'Udinese.

Costacurta ha poi analizzato la prestazione della difesa bianconera, con un focus su Bijol, il centrale sloveno che ha mostrato buone qualità fisiche, ma anche qualche ingenuità. "Ho visto che Runjaic tiene molto alta la linea, una scelta attuata anche da altre squadre con difensori molto forti fisicamente come il Liverpool, ad esempio. È difficile giocare così, perché si rischia molto e Bijol ne è un esempio perché ha subito un'ammonizione per il fallo commesso a metà campo su Morata". Tuttavia, Alessandro ha sottolineato che Bijol deve ancora migliorare sotto certi aspetti: "Non è ancora pronto per una grande squadra, soprattutto per certe scelte sui falli da commettere. Sono aspetti migliorabili, ma su certe decisioni in quel ruolo ti costruisci una carriera e lui non ha più vent'anni".

Infine, riguardo al Milan, Costacurta ha riconosciuto la capacità di Fonseca di unire il gruppo, ma ha evidenziato alcune criticità difensive che potrebbero penalizzare la squadra nella corsa scudetto. "Fonseca ha unito il gruppo con le sue scelte, ma è una squadra ancora troppo generosa in difesa. L'Udinese avrebbe potuto approfittarne di più". Guardando al futuro del campionato, Costacurta ha ribadito la sua convinzione che l'Inter sia la squadra più forte: "Per lo scudetto l'Inter resta la più forte, ma il Napoli è il primo e Conte sa ottenere il meglio dai suoi giocatori".

In sintesi, l'Udinese ha mostrato una difesa solida e una buona organizzazione, ma per fare il salto di qualità serviranno l'imprevedibilità e il talento dei suoi uomini chiave come Thauvin e Sanchez, soprattutto per competere contro le grandi squadre del campionato.


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