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L'ex CT della Nazionale Italiana Ventura: "Questa Udinese é sempre più consapevole della propria forza"

di Giorgia De Marchi

Gian Piero Ventura, ex CT della Nazionale italiana e con una carriera di 44 anni da allenatore, ha recentemente condiviso le sue impressioni sull'Udinese in un’intervista a Il Messaggero Veneto. "Questa Udinese è sempre più consapevole della propria forza e giocando a due punte potrà sviluppare un calcio ancora più verticale, consolidando la propensione offensiva voluta dal suo allenatore", ha affermato.

Ventura ha espresso il suo supporto alla scelta del tecnico Runjaic di schierare due attaccanti, sottolineando come questo possa rappresentare una svolta per la squadra. "Da sempre sostengo che giocare con due attaccanti permette di avere un'infinità di soluzioni in più. Nel caso specifico, contro il Cagliari l'Udinese ha fatto vedere qualcosa di diverso rispetto al cliché del nostro campionato, in cui il possesso palla esasperato porta a partite sempre più piatte. L'Udinese ha cercato verticalizzazioni, aumentando i ritmi e avendo la consapevolezza di poter colpire ripetutamente l’avversario", ha dichiarato.

Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha elogiato la coppia di attaccanti Lucca e Davis, affermando che possono creare problemi a qualsiasi avversario. Ventura ha concordato: "No, anzi. Qui bisogna analizzare i due centravanti, non senza sottolineare la sorpresa Davis. L'inglese mi ha stupito, ha colpi che non hanno molti altri nel suo ruolo in Serie A. Sarebbe un errore ritenerlo solo un attaccante fisico. Finora ha giocato poco, ma ora che sta bene sarà un valore aggiunto".

Riguardo a Lucca, Ventura ha evidenziato i progressi dell’attaccante: "È cresciuto in maniera esponenziale. Adesso stiamo vedendo un Lucca completamente diverso rispetto a due anni fa, non solo in fase di conclusione. La convocazione in Nazionale gli ha dato una spinta motivazionale maggiore, ma i suoi margini di miglioramento sono ancora ampi".

Parlando del possibile interesse della Juventus per Lucca a gennaio, Ventura ha commentato: "Adesso è inutile parlarne, è presto. Per il ragazzo, questa chiamata potrebbe rappresentare una consacrazione, ma va anche detto che, ora come ora, la Juventus non sembra una piazza agevole per i nuovi giocatori".

Con l'Udinese pronta ad affrontare la Juventus in Friuli, Ventura ha affermato: "Per me sì, anche perché il concetto di gioco non cambia, che sia un 3-5-2 o un 3-4-1-2. Sono assetti che permettono di essere molto più offensivi all'interno di un'organizzazione di gioco che l'Udinese ha già trovato".

L'allenatore ha poi elogiato Runjaic per aver dato "grande compattezza al gruppo", facendo riferimento alla determinazione mostrata dalla squadra anche durante la sconfitta contro il Milan. "Ripeto, vedo un allenatore che cerca la profondità più di altri nel nostro campionato", ha sottolineato.

Ventura ha infine analizzato la situazione del Venezia, che ha conquistato un punto a Monza, e ha riconosciuto le difficoltà dei lagunari. "Il Venezia ha messo in preventivo la sofferenza, da buona neopromossa che non può fare investimenti come ha fatto il Como. A volte è necessario giocare anche per il punto, altrimenti si rischia di inanellare sconfitte".

Riguardo alla situazione del Cagliari e alla sua competitività, ha osservato: "Il Cagliari deve ringraziare le partite vinte con Torino e Parma. Senza quelle vittorie, si sarebbe trovato in una situazione difficilissima. Il Genoa ha perso competitività anche senza Messias e ha subito danni dalla perdita di due attaccanti come Retegui e Gudmundsson".

Infine, sull’argomento della favorita per il titolo, Ventura ha commentato: "Oggi il campionato è completamente aperto. Sono curioso del Napoli. Solitamente le squadre di Conte hanno un'identità precisa, ma il Napoli non ce l'ha ancora, pur vincendo. L'Inter ha la rosa più forte, mentre la Juve mi ha sorpreso in negativo in Champions. Il Milan lo lascerei fuori, avendo evidenti difficoltà".


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