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Kabasele: "L'Udinese viene prima di me, devo essere un esempio per i giovani"

di Alessandro Vescini

Christian Kabasele è stato ospite di Udinese Tonight dove ha parlato del momento della squadra e della sconfitta contro la Roma: “Ci aspettavamo di vedere una Roma così forte. Non siamo stati coraggiosi con la palla per fare dei punti. Avevamo tutte le informazioni per fare una buona partita. Senza palla mancava attenzione, è stato un peccato perdere. Possiamo perdere una partita ma in un certo modo. Non abbiamo festeggiato troppo il primo posto, abbiamo lavorato duro dopo Parma. Non eravamo i più forti dopo quella partita non siamo scarsi adesso, sappiamo di dover lavorare duro per conquistare i nostri punti".

Sul percorso che sta avendo la squadra con Runjaic ha poi proseguito: "Siamo una squadra in costruzione, abbiamo cambiato tanto per cui a volte possono capitare queste gare. Parleremo di questa partita ma sono sicuro che mercoledì in coppa e contro l’Inter vedremo la vera Udinese. A Roma percepivamo che l’ambiente era diverso, non abbiamo giocato bene ma loro erano in forma, al netto delle loro difficoltà avremmo potuto fare punti.
C’è un’atmosfera diversa per merito della società, di Runjaic e Inler, poi tutti noi ci siamo presi delle responsabilità per cambiare qualcosa nella squadra. Ora abbiamo il feeling di poter far male a tutti, questo viene dal mister. Lui ha creato questo spirito e unito il gruppo, questo farà la differenza fino alla fine. Runjaic dice le cose come devono essere dette, se io ho sbagliato lui me lo dice tratta tutti allo stesso modo, esperti e giovani. Questo fa la differenza, nessuno può dire in spogliatoio che il mister non sia giusto perché tratta tutti allo stesso modo. Questo approccio aiuta molto per ottenere i risultati. Bijol è un giocatore top, lo ha dimostrato agli Europei. Capita a tutti una parità storta ha tutto per fare una grande carriera e sono certo che farà una grande partita sabato".
 
Sulle differenze con la stagione appena conclusa e l'amicizia con Thauvin e Kamara: "L’anno scorso siamo stati tanto insieme con Kamara e Thauvin, nessuno di noi tre a volte giocava. Siamo molto legati e anche le nostre famiglie lo sono. Tra noi ci diciamo sempre la verità e questo è difficile da trovare nel calcio. Florian è un giocatore di altissimo livello, sono molto contento per la sua preconvocazione della Francia, ha lavorato tanto e merita di essere nella lista finale. Hassane lavora durissimo ed è un ottimo giocatore, le persone ora vedono che è un giocatore vero con grande personalità. Per me e Kamara era il primo anno qui quello passato e, a volte, c’è bisogno di un po’ di tempo per adattarsi anche al paese e alla lingua. Tutti e tre, anche Thauvin, abbiamo la responsabilità di aiutare i più giovani. Lo scorso anno abbiamo sofferto tanto, quando per 29 anni consecutivi sei in Serie A noi non dovevamo essere i primi ad andar giù. Nello spogliatoio sentivamo una grande responsabilità".
 
Sui prossimi progressi che deve fare l'Udinese in campo: "Possiamo migliorare sulle palle inattive perché abbiamo possibilità di fare gol, forse ci manca un pizzico di motivazione. Quando gioco sul centrodestra devo essere più proattivo con la palla. Da centrale devo essere più leader ed aggressivo sull’uomo. Posso giocare in tutti e tre i ruoli. Ho 33 anni so che la fine della carriera si avvicina per questo lavoro ogni giorno per avere la possibilità di giocare. Questa mentalità oggi fa la differenza, a volte le persone vogliono tutto e subito ma serve pazienza e aspettare il tuo momento senza fare rumore, io sono questo tipo di giocatore. L’Udinese viene prima di me. Devo essere umile. La società mi ha preso per essere un esempio sul campo , ieri non lo sono stato perché la squadra aveva bisogno di me e della mia esperienza e ieri non l’ho fatto bene. Devo continuare a lavorare per aiutare la squadra a fare un buon campionato. Stiamo imparando a giocare costruendo dal basso. Rispetto all’anno scorso era molto diverso, giocavamo più palle lunghe. Secondo me l’idea di Runjaic è buona ed abbiamo visto che possiamo fare cose positive. Dobbiamo capire quando possiamo giocare e quando no ed è stato il problema della gara con la Roma, forse abbiamo giocato troppo da dietro. Dobbiamo crescere come squadra in personalità, l’Udinese non può essere una squadra normale. Quando abbiamo giocato con personalità abbiamo creato tantissime occasioni, dobbiamo essere più scaltri e fare i falli che dobbiamo fare. A Roma abbiamo fatto meno falli di loro, a volte dobbiamo lottare di più".
 
In conclusione, Kabasele ha parlato del suo passato e del suo futuro: "Ho giocato attaccante fino a 23 anni. il calcio mi ha dato tanto, a 23 ho cambiato posizione ed ho giocato l’europeo con la nazionale, fatto più di 100 partite in premier. Ho già il patentino UEFA A di allenatore, ho fatto tutto il corso mentre ero con la nazionale. Mi trovo molto bene a Udine, ho un grande rapporto con la città e la gente. È un posto calmo, mi piace una volta alla settimana uscire a visitare qualcosa. Se c’è bel tempo possiamo andare a Lignano, o in montagna. Per me e la famiglia è bellissimo”.


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