Juventus-Udinese 2-0, Calvarese sul fuorigioco di David: "È Bertola che tiene la linea"
L'ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha parlato del discusso episodio legato al gol di Jonathan David della Juventus nella sfida contro l'Udinese di Coppa Italia. La rete dello juventino è stata annullata per fuorigioco, ma sui social rimangono ancora molti dubbi sull'irregolarità della posizione dell'attaccante. L'ex fischietto ha spiegato così la decisione presa dalla terna arbitrale coadiuvata dalla tecnologia: "Con l'introduzione del VAR si iniziò a tracciare le linee tecnologiche del fuorigioco. In questo caso, il problema principale era la proiezione del corpo del calciatore sul terreno di gioco, infatti spesso la parte utile del corpo non toccava terra. E allora bisognava proiettarla a 90 gradi sul campo. Ma spesso avevamo anche un altro problema, le telecamere non erano sempre allineate per ridurre questo problema, abbiamo iniziato a introdurre altre telecamere mezzane per cercare di coprire più zone del campo e diminuire i difetti di prospettiva".
"L'arbitro doveva individuare manualmente l'ultimo difendente - continua Calvarese - posizionare la proiezione delle parti utili del corpo e decidere infine il frame esatto di rilascio del pallone, perché il fuorigioco si rileva, ovviamente, in quel momento. Ma quindi, al di là di piccoli errori della proiezione della parte del corpo sul terreno di gioco, l'errore più grande che si potesse fare era dimenticarsi un calciatore, e infatti così è stato Juventus-Salernitana".
L'errore grave in Juventus-Salernitana - quando non fu considerata la posizione di Antonio Candreva che manteneva in gioco i giocatori bianconeri - ha permesso l'introduzione del fuorigioco semiautomatico SAUT, "un sistema sempre più perfezionato nel tempo, che traccia circa 30 punti sull'anatomia del corpo umano 50 volte al secondo e offre una visione tridimensionale delle linee del fuorigioco. Si chiama semiautomatico perché il sistema fa tutto questo, ma al VAR, all'operatore, all'arbitro, che sta seduto nel VAR, rimane un compito, scegliere il frame del rilascio del pallone".
Tornando all'episodio di Juventus-Udinese, Calvarese non ha dubbi: "E allora torniamo a David: ieri sera era possibile sbagliare la scelta del calciatore che teneva la linea dell'offside? Assolutamente no, capisco che dalla televisione a occhio nudo possa sembrare che il calciatore vicino alla linea laterale Palma tenga la linea, ma in realtà rimane Bertola, quello centrale. E però, similmente, che cosa è successo in sala VAR? A semplificarlo, se la distanza tra attaccante e penultimo difensore, nel momento del rilascio del tocco del pallone, è entro 1 m, cioè molto vicino, nel sistema SAUT si accende una bandierina arancione, e da qui il sistema individua automaticamente qual è il giocatore che terrà la linea del fuorigioco, cioè l'uomo su cui ancorare la decisione. In questa situazione, quindi, l'arbitro seduto al monitor non ha alcuna possibilità di scelta sul penultimo difendente, la selezione è interamente dedicata e fatta dal sistema".