.

Jankto decisivo. Teniamocelo stretto e non ripetiamo l'errore fatto con Zielinski

di Redazione TuttoUdinese

"Ho sempre detto di non voler giocare in Italia fino a 35 anni". E poi, sulla possibilità di vestire un terzo bianconero: "Sarebbe una curiosità, vedremo". Jakub Jankto, fresco di doppietta in quel di Crotone con la maglia dell'Udinese, tenta di dribblare il mercato nel post-partita. Gli riesce? Più o meno. Di sicuro dribbla meglio i compagni in campo, e le sue qualità le ha già dimostrato, gol a parte. Quello che deve dribblare, o forse possono dribblare gli osservatori ai lavori, è il paragone con Piotr Zielinski. Jankto è da almeno un paio di anni uno dei centrocampisti più interessanti del panorama italiano.

L'Arsenal lo segue dai tempi di Ascoli, e sia la Juventus che l'Inter stanno cercando di recuperare il terreno perduto nei confronti dei Gunners. È un nome già caldo sul mercato, e lo diventerà ancora di più. Il paragone, però, lascia il tempo che trova. Anzitutto, per una questione anagrafica: il centrocampista del Napoli è un classe '94, Jankto un '96. Parlare di "nuovo Zielinski", poi, non avrebbe grande senso. Tralasciamo tutto il carico di aspettative che si possono creare, sull'uno, ma in realtà anche sull'altro. E arriviamo al punto in cui Zielinski e Jankto sono giocatori diversi. Simili fisicamente, ma con attitudini diverse. Il polacco del Napoli ha impressionato da regista aggiunto ai tempi dell'Empoli, ed è cresciuto imparando a ricoprire più ruoli. Di recente, Sarri l'ha provato anche come esterno offensivo del suo tridente, forse più per limiti numerici della rosa che non per effettiva convinzione. Zielinski resta un ottimo interprete del ruolo di interno, ed è quello che può dargli maggiori soddisfazioni. Jankto ha già nel suo bagaglio diverse esperienze. Mancino naturale, oggi ha fatto la differenza da interno, ma le migliori cose le ha sempre fatte più defilato sulla fascia. Ad Ascoli giocava molto spesso da esterno sinistro, di centrocampo o anche d'attacco, con ottimi risultati. A Udine l'anno scorso ha giocato quasi sempre da interno, ma anche in quel caso con minori richieste difensive. Finora, Delneri lo aveva impiegato quasi sempre come esterno di sinistra, e in quel ruolo Jankto aveva regalato le poche note liete della stagione dell'Udinese.

Ha caratteristiche diverse da Zielinski, ha solo due anni in meno del suo collega polacco. Hanno entrambi tutta una carriera davanti a sé. E per una volta potremmo imparare a fare meno di cercare sempre un termine di paragone, specie quando è così vicino a livello anagrafico.


Altre notizie