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Italia, Spalletti: "Sono fiducioso per il futuro, il Mondiale non è un ossessione"

di Stefania Demasi

Parla Spalletti alla vigilia di Italia - Belgio in Nations League, partita che il commissario tecnico ha definito come spartiacque per la Nazionale italiana: “Vincerla significherebbe tanto per noi. Vogliamo consolidare quanto abbiamo fatto finora. Rispetto all’ultimo raduno ho ritrovato le stesse situazioni, abbiamo fatto nuovi innesti che hanno dimostrato tutti disponibilità, energia e voglia di fare. Sono giovani pronti a fare il salto di livello durante gli allenamenti e lo dimostrano ogni volta”.

Totale fiducia a Pellegrini, che partirà dal primo minuto: “Chi lo mette in discussione? Conosco bene Roma è so quanto è difficile dare il massimo con quella maglia. Ma so che lui fa bene le cose sia nell’Italia che nella Roma”.

Il tecnico toscano si dice fiducioso verso il futuro, e afferma di avere tra le mani un bel gruppo, positivo e unito: “Ho la sensazione che ho a che fare con ragazzi che vogliono far vedere di che pasta sono fatti”.

E per quanto riguarda il Mondiale, in cui l’Italia manca da ben due edizioni, ha affermato che non deve assolutamente essere un ossessione: "Mondiale un obbligo morale? Il mio obbligo assoluto morale è quello di fare benissimo ogni qual volta sono a Coverciano o anche a casa per pensare a come dare seguito a quello che stiamo vedendo adesso. Sentiamo come obbligo il Mondiale, è quello che ha determinato la nostra storia e fatto felice moltissime persone. Partecipare per noi è veramente importante, non deve diventare un'ossessione o una pressione, con questo gruppo dobbiamo fare delle esperienze, ma siamo sulla buona strada".


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